Su Instagram Armando Izzo è tornato sull’esultanza dopo il gol del momentaneo 1-0 messo a segno a Napoli, la sua città
“Ci tenevo a chiarire alcune cose riguardo il gol di ieri sera, sono napoletano, e adoro la mia città ma sono un professionista e difendo il mio club e il mio lavoro”. Comincia così il post Instagram di Armando Izzo che sui social è tornato a parlare della sua esultanza dopo l’1-0: un gol messo a segno a Napoli, la sua città, un gol festeggiato – com’è giusto che sia anche per rispetto della propria squadra. “L’esultanza è stato un momento di gioia per tutti i sacrifici ,i momenti duri di questi mesi miei ,del mio club, e dei miei compagni di squadra. Non è mia intenzione mancare di rispetto alle mie origini che adoro, al mio presente e alla mia professionalità”.
piùttosto…poteva fare proprio nulla di altro che togliersi dalla traiettoria di tiro di insigne??? o restare immobile come ha fatto?!
ai fini intenditori, l’ ardua scelta
È incredibile al giorno d’oggi co sti c..o di social come uno debba dare sempre spiegazioni e scusarsi per cercare di campare tranquillamente senza che ti spacchino la macchina. Così come è incredibile come Izzo torni a giocare bene in prossimità di rinnovo di contratto o di sessione di calciomercato…
Per me potevi anche non segnare per fare goal e poi chiedere scusa al mondo evita. Noi siamo il toro 3non dobbiamo chiedere scusa a nessuno questo è quello che i giocatori dovrebbero sapere. Ora più che mai puoi andare in un’altra squadra ma lontano dalla mia
Detto che il gol è chiaramente rocambolesco, per non dire un chiaro errore nel cercare di impattare la palla al volo, palla che invece viene schiacciata in terra e rimbalza 10 cm sotto la traversa, debbo dire che ne Vojvoda ne Singo né Lyanco hanno mai fatto meglio di Izzo.… Leggi il resto »
Non si discute il valore ma non può sempre farci sentire inferiori ,noi che ti paghiamo pure bene
A me non sembra che chieda scusa, anzi mi sembra che ribadisca il diritto di esultare per la sua squadra e per i suoi compagni. Ma avrò letto male io