Nel 2007, Mazzarri vinse contro Ancelotti e salvò la Reggina. Prima, però, cinque sconfitte consecutive. Con la Samp l’ultimo successo
Walter Mazzarri era abituato a vederlo solo con quell’ovale tutto rossonero cucito sul completo mai fuori posto. Per questo sarà una sensazione strana, per il tecnico di San Vincenzo, riscoprire Carlo Ancelotti in versione azzurro Napoli, il “suo” Napoli. Beffe del tempo. In carriera lo aveva affrontato esclusivamente quando di fronte c’era il Milan e ora WM lo ritroverà alla guida della squadra che più di tutte ha saputo esaltare. E che ora Re Carlo sta tentando, non senza fatica, di plasmare a sua immagine, dopo tre anni di sarrismo imperante.
Mazzarri, con la Sampdoria l’ultimo precedente: fu Cassano-Pazzini show
Al “Grande Torino”, domenica alle 12.30, Mazzarri e Ancelotti si stringeranno la mano a nove anni di distanza dall’ultima volta. Sul rettangolo verde, quel 1 marzo 2009, era andato in scena lo show di una coppia formata da poco, ma destinata ad un roseo futuro: Cassano più Pazzini, il valore aggiunto della Samp che di lì a pochi mesi si sarebbe giocata la finale di Coppa Italia, poi persa ai rigori contro la Lazio. Il Milan crepuscolare dell’ultima gestione Ancelotti si spense quasi subito per poi riaccendersi nel finale, con il guizzo di Pato. Troppo poco.
Mazzarri-Ancelotti, strade incrociate nel miracolo Reggina
Esultò, Walter Mazzarri. Mai, però, come all’ultima giornata del campionato 2006-2007. Nel calcio, il lavoro è il quotidiano, ma la gioia è nell’istante. L’attesa e le delusioni stanno nel mezzo, se sei fortunato. Il tempo alla fine premiò il toscano che, quella domenica a Reggio Calabria, arrivava da cinque sconfitte consecutive al cospetto del mister di Reggiolo (sono sette in totale, nei dieci precedenti: mai un pareggio). Alla sua Reggina, però, serviva un successo per coronare la stagione già memorabile che aveva portato gli amaranto a giocarsi la salvezza sul filo di lana, nonostante i 15 (poi ridotti a 11) punti di penalizzazione. Il Milan era di ritorno dall’ubriacatura di Atene. E non è un dettaglio, questo. Perché la vittoria di pochi giorni prima in Coppa Campioni pesò, e non poco, sulle sorti del match. La decisero Amoruso e Amerini. Una doppia “A”, come quella che i calabresi avevano blindato al fischio finale: l’attimo di massima euforia di cui sopra. E qualcuno, sugli spalti del “Granillo”, gridò all’intervento divino: “Mazzarri santo subito”, si leggeva in uno striscione. Potere taumaturgico del pallone.
Noi siamo un popolo di santi poeti navigatori e guru.. Ma vaff…
Io sono in lista per la beatificazione
Io sto scrivendo una poesia ..
Bravo Neruda
Grazie Padre Pio 😂
Tutti Santi, Maestri di calcio, Mecenati, Fenomeni del mercato e dei bilanci… e noi continuiamo ad arrivare noni o peggio, senza obiettivi dichiarati, con allenamenti al 90% a porte chiuse e senza un gioco serio (palla lunga e pedalare NON è un gioco serio!). Il Fila è in affitto, il… Leggi il resto »
Strano che a distanza di 13 anni ancora si ripetano le stesse medesime cose..eppure alcuni qui vedono miglioramenti..buono a sapersi
Ognuno è liberissimo di pensare quello che crede, però, se il risultato è quello dello scorso anno, dove Mihajlovic e WM hanno fatto più o meno gli stessi punti, ma con il primo vedevo una squadra propositiva (anche se, a volte, avventata), mentre con il nuovo Maestro ho rischiato diverse… Leggi il resto »
Ciao Pat, magari faremo.piu punti con mazzarri che con sinisa , ma in effetti è una noia mortale ..
Con il serbo che vincevi o perdevi la partita te la lottavi..adesso non c’e’ gioco idee cattiveria un ca**o di niente..ma lui vede partite da cuore Toro
Statistiche inutili… vediamo di vincere qualche partita va…
Si ma tu vuoi tutto e subito..come con Cairo..sono passati solo 13 anni eh..vedi di stare calmo
Io sono seduto sulla riva del fiume…attendo , ciao fre’
Ciao fra