Il portiere granata Joe Hart rivela: “Il trasferimento è avvenuto talmente in fretta che ci ho pensato poco. Voglio godermi questa stagione, mi tengo stretto Belotti”

Joe Hart è diventato un po’ l’idolo dei tifosi granata. Come già lo era a Manchester, dove con l’arrivo di Guardiola aveva però capito che non ci sarebbe stato spazio. L’arrivo al Toro è stato rocambolesco: “così veloce che non ho avuto modo di pensarci molto. Ho detto sì e basta, mi intrigava l’Italia e mi intrigava la città di Torino, di cui mi avevano parlato in molti, Vieira su tutti” dice l’estermo difensore a disposizione di Mihajlovic  nella lunga e non banale intervista a La Stampa, venuto in Italia per vivere una sfida. “Dicono che gli inglesi fatichino in Serie A? Da noi, al contrario, l’integrazione è ottima. E io qui voglio godermi il presente, voglio godermi questa stagione: abbiamo tanta qualità, e tra l’altro non vedo tutte queste differenze tra Serie A e Premier League, ogni risultato non è mai scontato“.

CAMPO, 2.10.16, Torino, stadio Olimpico Grande Torino, 7.a giornata di Serie A, TORINO-FIORENTINA, nella foto: Joe Hart e un tifoso a fine partita
CAMPO, 2.10.16, Torino, stadio Olimpico Grande Torino, 7.a giornata di Serie A, TORINO-FIORENTINA, nella foto: Joe Hart e un tifoso a fine partita

Ma qualche differenza, a livello di tifo, c’è. “Durante la partita della Nazionale” rivela il portiere, “mi sono voltato perché ho sentito il mio nome chiamato con un accento strano. Erano tifosi del Toro: mai visto un attaccamento simile, in casa è fantastico giocare. E poi io lavoro per i miei tifosi, loro pagano per vedermi giocare” aggiunge Hart. Che per l’ambiente granata ha solo parole di miele, compresa la sua squadra: “Con Mihajlovic il rapporto è ottimo, mi piace come insegna calcio e il fatto che voglia il massimo ma che ti riconosca i meriti quando lo fai. Belotti e la Premier? Non mi ha chiesto nulla, non gli direi nulla: me lo tengo stretto! Scherzi a parte, siamo tutti concentrati sulla stagione, non abbiamo tempo per pensare ad altro…“.