Il portiere cresciuto nel vivaio ha avuto una sola occasione con la Fiorentina. La sosta può essere l’occasione giusta per il doppio sorpasso
Troppi errori che non fanno altro che alimentare dubbi. Ivan Juric non sa più di chi fidarsi. Lo stesso tecnico non può più nascondersi dietro le parole di fiducia incondizionata verso i suoi due estremi difensori più esperti. Dopo un po’ la maschera si scioglie. Berisha e Milinkovic-Savic si alternano nelle loro continue fasi alterne. Due portieri dal buon curriculum, convocati in ogni pausa nazionale dai loro rispettivi commissari tecnici. Abituati dunque a sorreggere pressioni e critiche. Eppure, così tanto fragili a protezione di un Toro che lo è tanto quanto loro…
Berisha, su di lui troppo precipitosi
Così dopo l’incertezza di Genova, Berisha è presto ritornato un secondo portiere come tanti. Milinkovic-Savic al momento non è neanche da prendere in considerazione: è stato messo fuori e per alcuni tifosi farebbe meglio a togliersi i guantoni e seguire le orme del fratello. Magari a fare qualche gol su punizione. Con Berisha le cose stavano effettivamente migliorando, anche con una buona vena di suggestione. Col Bologna non è in pratica mai stato chiamato in causa, poi non gli è bastata neanche una settimana per passare dalle stelle alle stalle. Con l’Inter ottimi interventi. E’ lui, senza dubbio. Deciso. Pronto, nonostante la lunga assenza dalle gare ufficiali. Un colpo di fulmine, rimasto tale. Venerdì la sbornia è già passata ed era solo l’inizio del weekend.
Gemello non deve essere un nuovo volto del tremendismo
Adesso non resta che affidarci a quell’angelico ragazzo del vivaio. Dieci giorni a disposizione di Gemello per conquistare il cuore spezzato di Ivan Juric, che magari nelle pupille di questo giovane e futuribile numero uno vede ancora gli highlights di quell’unica gara da titolare concessagli, che il tecnico croato non può dimenticare. Forse la partita più da squadra di Juric interpretata dai suoi, affamati di Fiorentina. Gemello ha dieci giorni per farlo innamorare. Per fargli dimenticare dell’esistenza di quegli altri due, mai così lontani e bisognosi di aria nuova. Pochi giorni per trasformarsi da capriccio dei tifosi a una solida realtà.