Lo spagnolo ex Roma è il capocannoniere della squadra granata con 4 reti. Piede caldo e reti importanti: ora serve continuità nelle prestazioni
Il capocannoniere che non ti aspetti. O forse sì, visto che i gol furono tanti anche nella scorsa stagione; 12, per la precisione. Eppure il titolo di miglior marcatore granata dopo undici giornate un po’ sorprende in una squadra che, insieme a lui, ha giocatori del calibro di Belotti, Ljajic, Niang. Iago Falque ha vissuto un avvio di stagione importante: quattro gol, un assist. Ma, soprattutto, continua a godere di una titolarità mai in discussione, a prescindere dai moduli. Mai inutili, i suoi gol. A Benevento ho portato i tre punti, al 94’, contro il Verona ha sbloccato una partita complicata (ma che tale, poi, è ritornata ad essere nel finale), allo “Scida” ha permesso di concretizzare il piccolo assedio granata di inizio ripresa e, in ultimo, contro il Cagliari ha riportato sui binari giusti una gara che avrebbe potuto farsi drammatica. Non era facile tenere a galla il Toro nelle ultime settimane. Con i suoi gol, però, lo spagnolo vi ha contribuito in maniera fondamentale.
E rispetto alla scorsa stagione c’è un dato che può confortare ulteriormente. Delle 12 reti del 2016-2017, ben 9 erano arrivate tra le mura amiche del “Grande Torino”. Ebbene, in questo primo quarto di campionato il 14 granata ha colpito in trasferta nel 50% delle occasioni in cui ha trovato il gol: la pericolosità offensiva, ora, non sembra più così impari. Certamente, il momento buio vissuto della squadra non poteva che segnare anche lui. Le prestazioni sottotono non sono mancate, così come una certa discontinuità nei 90’. In una settimana, per fare un esempio, Falque è passato dalla prova da leader di Crotone, all’anonimato della gara contro la Roma. Spunto per migliorare, senza dubbio, ma forse in questo momento delicato era più importante che qualcuno la buttasse dentro. E lui lo ha fatto, trascinando il Toro verso una guarigione ancora in parte da conquistare. Il gol al Cagliari ne è la dimostrazione: una rete, ancora con la preziosa assistenza di Ansaldi (come già successo contro il Verona), fondamentale per rimettersi in carreggiata, dopo lo svantaggio tagliagambe di Barella. Mihajlovic ringrazia Falque, dunque. Se il Toro è riuscito a rivedere sprazzi di luce è anche merito suo.
iago campione anche in umiltà. col cagliari rientrava molto in difesa a coprire. Per il resto concordo con molti di voi a provare 442 con centocampo a rombo e adem a supporto delle punte( vedere la nostra primavera), In questo modo tornerebbero ad essere esaltante in mezzo al campo le… Leggi il resto »
Il suo impegno non è mai mancato..Bravo Iago
Uno dei pochi di questo inizio stagione che gioca sempre con costanza e determinazione. Uno da Toro nel dna.
Vamos , Iago.