Rodriguez da una parte, Buongiorno e Bellanova dall’altra. I due azzurri cercano ancora minutaggio contro il loro ormai ex capitano
“Fino all’ultimo respiro” può essere il titolo non solo del film di Jean-Luc Godard manifesto della corrente cinematografica francese della Nouvelle Vague, ma anche di una notte europea appena trascorsa difficile da dimenticare. Può essere appunto, da traduzione letterale dal francese, una “nuova onda”: una rete, quella di Zaccagni ad un passo dal triplice fischio, che potrebbe rappresentare davvero un’inversione di marcia per gli azzurri di Luciano Spalletti, dopo le prove opache con cui si apprestano a lasciarsi alle spalle i gironi. Un andamento controverso che ha permesso lo stesso all’Italia di rispondere presente all’appello del prossimo 29 giugno, quando la sempre cara Berlino, più precisamente l’Olympiastadion, sarà teatro dell’ottavo di finale con la Svizzera.
Le novità di Spalletti non riguardano i granata
Luciano Spalletti, contro la Croazia, ha cambiato molto nell’undici iniziale rispetto alla precedente uscita con la Spagna. Innanzitutto il modulo: non più il 4-2-3-1, ma un ritorno all’idea di partenza, alla difesa a tre e dunque a un 3-5-2 che presentava come novità negli interpreti Darmian, Raspadori e Retegui. Così facendo, non è variato lo stesso l’andazzo dei giocatori del Torino facenti parte della spedizione azzurra. Alessandro Buongiorno e Raoul Bellanova, come contro Albania e Spagna, hanno osservato l’intero incontro da dentro o fuori dalla panchina, al fianco del ct Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo sembra in questo momento non ritenere utili al suo progetto tecnico né l’esterno né il centrale granata, pur nonostante un cambio di modulo che rientra nelle loro corde. E così hanno esultato da seduti alla nuova versione del “tiraggir” che rimanda a indelebili ricordi, questa volta offerto da Zaccagni e che ha condotto l’Italia e, passivamente, i due granata al prossimo appuntamento con gli elvetici.
Buongiorno e Bellanova contro Rodriguez
Buongiorno e Bellanova finora soltanto spettatori. Se per il secondo c’era maggiormente da aspettarselo, sicuramente ha sorpreso il mancato coinvolgimento del centrale, più volte elogiato da Spalletti e che nella fase di avvicinamento a Euro 2024 era stato schierato dal primo minuto dallo stesso tecnico ex Napoli. Sarebbe sicuramente deludente tornare al Filadelfia con alcun minuto all’attivo. Cosa che non si può dire del prossimo avversario degli azzurri Ricardo Rodriguez: in tutti i sensi. Innanzitutto perché Rodriguez al Fila non tornerà più, in quanto in scadenza di contratto, e poi perché al contrario dei suoi ormai ex compagni, lo svizzero è sceso in campo già al debutto e non è mai uscito: 270′ è la somma del minutaggio nelle tre partite con Ungheria, Svizzera e Germania, 90′ per 3. Rodriguez sarà dunque sicuramente della partita e sarebbe bello vedere anche gli altri due granata partecipare a questa gara, per entrambe le squadre, soltanto da vincere. In quello che sarebbe anche un suggestivo passaggio di consegne della fascia da capitano da Rodriguez a Buongiorno (a meno di colpi di scena di mercato), in vista della prossima stagione, la prima a comando di Paolo Vanoli.