La difesa a 4 del Toro sta convincendo e molto. Saul Coco e Guillermo Maripan sono i due leader in questo senso
Contro il Cagliari finalmente il Torino è tornato alla vittoria. Vittoria che mancava da Empoli, ma che in casa non arrivava da 3 mesi. Una partita giocata bene e dominata dagli uomini di Vanoli contro la squadra di Nicola, che non si è mai resa pericolosa nell’arco dei 90 minuti. Adesso il Torino non gioca piĂą con il 3-5-2, ma con il 4-2-3-1. La difesa a 4 sta convincendo e molto. A sinistra Borna Sosa oppure Masina. A destra Pedersen oppure Vojvoda o DembelĂ©. Al centro i due leader: Saul Coco e Guillermo Maripan. Superato il giro di boa in Serie A, il Toro sembra aver trovato il suo equilibrio e la sua quadra.
Il cambio modulo
Tutto è iniziato il 29 dicembre del 2024, nel corso di Udinese-Torino. I granata stavano perdendo quella partita per 2 reti a 0. Poi Vanoli ha cambiato modulo e il Torino l’ha ribaltata. 2-2 il risultato finale. Da quella partita in poi, il Toro non ha piĂą perso: Torino-Parma 0-0, Torino-Juventus 1-1, Fiorentina-Torino 1-1 e Torino-Cagliari 2-0. In 5 partite giocate con il 4-2-3-1, 7 punti raccolti. Inoltre, solo 2 gol subiti con la difesa a 4. Uno con un uomo in meno, a Firenze. La difesa a 4 è solida e convince. PiĂą di quella a 3, che aveva fatto prendere troppi gol.
Gli interpreti
Tutto passa dagli interpreti. Sosa e Pedersen, con i loro 0 assist, hanno fatto capire di non avere spiccate doti offensive. Soprattutto il croato Borna Sosa. Da terzini puri, piuttosto che esterni a tutta fascia, stanno facendo meglio. Ma la chiave sono i due centrali. Coco è una certezza, anche se si gioca a 3. Maripan invece era partito male, ma non era in condizione. Ora è al top e si vede. Vanoli ha capito quale fosse il momento giusto per passare a 4. Walukiewicz ora insegue, ma i titolari sono Coco e Maripan. Il cileno in carriera, ha quasi sempre giocato a 4 dietro. Si nota la differenza.
Sono d’accordo su Maripan, meno su Coco. Col Cagliari ha pasticciato parecchio. Maripan invece dopo mesi sottotono si è finalmente adattato al gioco italiano. Bene anche Pedersen, ma l’avversario era molto rinunciatario e impreciso. Ci vogliono conferme.
Pressoché tutte le grandi squadre del mondo giocano a 4. .