Un esterno tutto mancino per Juric, con l’incognita della tenuta fisica: perché è arrivato e cosa può dare Fares al Torino?

Mohamed Fares è arrivato quando Torino era già buia: poco dopo le 18 si presentava allo stadio per svolgere le visite mediche, ultimo step prima della firma sul contratto che lo legherà ai granata per sei mesi con opzione di riscatto dalla Lazio per una cifra tra i 5 e i 6 milioni di euro. Fares ha giocato al Genoa, in questa prima parte di stagione, giocando nel ruolo che è più suo di tutti: l’esterno a tutta fascia in un sistema di gioco con la difesa a tre. E’ un classe 1996, algerino, e come quasi tutti i mancini è follemente innamorato del suo piede sinistro, il che rappresenta un elemento di novità nel parco esterni a disposizione di Juric: Singo, Vojvoda e Aina sono tre destri, mentre Ansaldi ha egual classe sia col destro che col mancino. Oltre a questo, perché il Toro lo ha acquistato?

Aina in uscita: Juric deve trovare un equilibrio con Vojvoda e Ansaldi

Juric voleva un’alternativa in più a sinistra, nel suo 3-4-2-1. Lì il tecnico ha provato Ola Aina, a inizio stagione, ma il nigeriano non lo ha mai convinto fino in fondo. Ora, tra l’altro, Aina è in Coppa d’Africa e nel frattempo il Toro si sta guardando intorno, cercando di capire se ci sono offerte adeguate per farlo partire a gennaio. Da qualche settimana, a sinistra sta giocando Vojvoda, adattandosi con profitto. Il 27 ha dimostrato di avere i polmoni e la grinta per fare quel ruolo, per questo sarà interessante vedere come si equilibrerà con il nuovo arrivato. E’ da vedere se Juric darà subito fiducia a Fares o confermerà il numero 27, utilizzando l’algerino come cambio a partita in corso. Il tutto in attesa che rientri anche Ansaldi, ovviamente.

L’incognita degli infortuni

Su Fares pesa l’incognita della tenuta fisica. Ad agosto 2019, quando giocava alla Spal, si è rotto il legamento crociato. Da lì in poi, ha avuto tre infortuni muscolari di discreta entità, l’ultimo dei quali nella stagione in corso: al Genoa, è rimasto fuori da ottobre a Natale per una lesione di primo grado al soleo. Di fatto nelle ultime due stagioni e mezzo (giocate con le maglie di Genoa, Lazio e Spal) ha giocato da titolare trenta partite, di cui nove per novanta minuti. La grande sfida sarà dunque quella di tornare alla continuità che aveva trovato a Ferrara prima dell’infortunio. E’ con i biancazzurri che, sin qui, Fares ha reso al meglio in carriera: nel sistema di Semplici il suo apporto era prezioso soprattutto per i cross. Nella Serie A 2018/2019 è stato il settimo giocatore della A per numero di cross. E in più viaggiava a una media di oltre il 60% di dribbling riusciti. Numeri niente male, anche se un po’ datati.

Mohamed Fares
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ultimo aggiornamento: 14-01-2022