Il difensore ha fatto un ritratto del suo primo periodo a Torino, delle sue caratteristiche e delle differenze tra Spagna e Italia

Saul Coco si è presentato alle telecamere del canale ufficiale YouTube del Torino per raccontare i suoi primi mesi da giocatore granata: “Il mio ambientamento è stato ottimo. Sono una persona molto ambiziosa, mi piace puntare in alto e per questo ho l’intenzione di fare un’ottima stagione”.

Il rapporto con i tifosi

Il difensore canario, ma selezionabile per la Guinea Equatoriale, ha parlato del rapporto con una piazza in cui vi è una grande passione dei tifosi. Mi avevano raccontato del loro calore e fin da subito sui social media e per le strade della città ho sentito questo affetto. In giro credo sia facile riconoscermi per il mio taglio di capelli, è un po’ particolare – ha scherzato Coco, che ha poi aggiunto – il rapporto con i tifosi è bellissimo, mi trattano sempre con molto rispetto. Mi hanno fatto i complimenti e mi hanno dato il benvenuto in città. Ti fanno sentire quanto è importante il sentimento per il Toro. E’ importante creare un legame con loro, perché possono darti quel qualcosa in più per poter superare gli avversari”.

Due momenti difficili

Coco ha poi raccontato due frangenti pericolosi del suo percorso, in cui – tra il 2019 e il 2020 – ha rischiato seriamente di perdere la vita: “Nel primo dei due, ero in viaggio con la nazionale e ho contratto la malaria e sono dovuto stare tre settimane in ospedale bloccato a letto. Per due giorni sono stato praticamente incosciente. Fu molto duro, ma dopo un po’ di tempo sono riuscito a recuperare nonostante avessi perso molto peso. Poi nel giorno del mio compleanno ho avuto un altro incidente, uno scontro di gioco. Mi sono rotto entrambi i polsi e presi un forte colpo alla testa. Per fortuna non è stato nulla di grave, ma in entrambi i casi sono stato molto vicino alla morte. Sono state due situazioni molto importanti per me, che sul momento furono molto dure, ma mi hanno fatto crescere molto come persona e come giocatore.

Coco e la propensione ad offendere

“Sono un difensore che può aiutare la squadra anche in attacco, perché credo di avere un buon gioco aereo, ho un buon tiro dalla lunga distanza. E’ un aspetto su cui di recente sto lavorando molto per migliorare. Sarà un caso che ho già fatto due gol – ha detto Coco, già a segno con Venezia e Lazio – peccato che il secondo non sia servito per aiutare la squadra che è la cosa più importante. Sono comunque contento di come ho iniziato, è un aspetto su cui posso migliorare tanto per segnare ancora di più. Se segno di testa, di piede non conta: l’importante è fare gol“.

Le differenze di stili di gioco con la Spagna

Saul Coco ha poi affermato di avernotato differenze con la Spagna. Qui ci stiamo abituando al nuovo mister con allenamenti molto lunghi per lavorare su tanti aspetti. Nella mia precedente squadra avevamo uno stile di gioco molto preciso con tanto possesso palla e tutti gli allenamenti erano concentrati su questo aspetto. Qui invece facciamo un lavoro un po’ diverso – ha spiegato Coco – Ognuno ha i suoi esercizi, bisogna sempre adattarsi per raggiungere la forma. Alcuni miei compagni al Las Palmas avevano bisogno di tre ore per sentirsi in forma. A me invece piace sempre svegliarmi presto per fare tutto per tempo. Io ho ‘El ritmo Canario’: sono uno molto tranquillo che vive senza fretta”.

Saul Coco of Torino FC looks on during the Serie A football match between FC Internazionale and Torino FC.
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ultimo aggiornamento: 17-10-2024


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Claccone
Claccone
12 ore fa

Caro Saul, siamo tutti contenti quando segni, però, io personalmente, sono più contento quando un difensore fa bene il suo lavoro che è difendere in modo efficace, invece al momento stiamo prendendo troppi gol Soprattutto ora che non c’è più Zapata, se segniamo di meno e continuiamo ad incassare due… Leggi il resto »

michele-miva "mi sembrava il toro pauroso di ventura"
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14 ore fa

Bla bla bla. Non devo segnare caro mio, ma prendere i palloni che ti arrivano in difesa. Troppe interviste. Pensiamo al Cagliari.

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