Dall’Europeo con la Nazionale al Toro di Vanoli, passando per la commemorazione di Superga: le parole di Ciammaglichella
Prosegue il conto alla rovescia in vista degli Europei Under-19, che vedranno impegnato Aaron Ciammaglichella in Irlanda del Nord a partire da lunedì. Il giovane talento del Toro ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio, in cui ha toccato tanti temi: dal Toro di Vanoli fino alla commemorazione di Superga.
Le parole di Ciammaglichella
Ciammaglichella ha parlato così dell’Europeo Under-19 e dei suoi obiettivi personali: “L’obiettivo in tornei importanti come l’Europeo Under-19 è sempre quello di arrivare fino in fondo, soprattutto dopo la vittoria speciale del 2023. Questo Europeo sicuramente mi aiuterà, spero che il Toro mi veda. Mi spiace saltare il ritiro con Vanoli, ma non mi lamento. Sono in Nazionale! Obiettivi personali? Non ne ho. La priorità è sempre la squadra. Se c’è da fare una corsa in più la faccio sempre”.
Poi il giovane calciatore del Toro ha ripercorso la sua infanzia e i momenti della commemorazione di Superga: “Io sono nato a Santa Rita, a due passi dallo stadio del Toro. Da piccolo andavo a piedi alle partite. Leggere i nomi dei Caduti di Superga è stato un onore immenso. Sono entrato nel Torino a quattro anni e per me è sempre un orgoglio vestire questa maglia. Quando mi hanno scelto per leggere i nomi sulla lapide non me l’aspettavo. Quella è stata un’emozione grandissima. Prima di leggerli per la prima volta Antonino Asta, il nostro allenatore in Under-18, mi aveva detto di prendere fiato, non mi sembrava così difficile. Ma arrivando agli ultimi nomi l’emozione si è fatta sentire. C’erano tutti i ragazzi delle giovanili”.
E a proposito di Asta: “Oltre che un ottimo allenatore è stato un grande giocatore del Torino. Aveva qualcosa in più come appartenenza. Dopo un’operazione alla spalla nel 2022 non ero pronto per la Primavera. Lui in Under-18 mi ha aiutato a ritrovare la fiducia. Mi ha anche dato la fascia da capitano. Ha fatto in modo che credessi di nuovo nelle mie qualità“.
Poi Ciammaglichella ha concluso parlando di Coppitelli: “Anche lui ha sempre creduto in me. Mi ha fatto esordire in Primavera nel 2021, poi nel finale di stagione mi ha messo titolare più volte di seguito. Mi ha schierato anche fuori ruolo, perché si fidava di me. Mi ha aiutato tanto a diventare sicuro di me stesso”.
Buongiorno, Masina e il futuro
Ciammaglichella ha parlato di Buongiorno e Masina, importanti per il suo percorso di crescita:
“Buongiorno è sempre stato un punto di riferimento per i ragazzi cresciuti a Torino. Ha avuto periodi difficili, ma ha sempre lavorato. E ora è un grande difensore. Lui è un esempio anche fuori dal campo: ha studiato ed è riuscito a laurearsi. Anche io voglio fare l’università, mi piacerebbe molto biologia, anche se mi consigliano scienze motorie. Quando ho fatto i primi allenamenti in prima squadra pensavo andasse peggio, che fosse difficile inserirsi. Masina parla molto con noi giovani, ci spiega il suo percorso e le sue esperienze, raccontando le difficoltà che ha avuto. Ti fa capire come si vive da calciatore”.
Sull’esordio di Savva e Dellavalle ha aggiunto: “L’anno scorso sono andato qualche volta in panchina. Quando hanno esordito Savva e Dellavalle a Verona ero felicissimo. Per me hanno avuto un grande impatto. Era un momento complicato della partita e sono entrati in entrambi i gol. Ero orgoglioso di loro. Mi manca un ultimo step: esordire in prima squadra. Ma non voglio crearmi pressioni. Il salto dalla Primavera è difficile, soprattutto per il ritmo. L’ideale per me sarebbe allenarsi quotidianamente con i grandi e avere l’occasione di dimostrare di essere all’altezza”.
Poi ha concluso: “Andare a farsi le ossa nelle serie minori è forse il percorso migliore, ma io sono di Torino e voglio restare al Toro“.