Ecco chi è Gleison Bremer, il centrale prossimo a vestire la maglia del Torino. Arriva dall’Atletico Mineiro, ma la sua storia calcistica inizia a Porto Feliz

Gleison Bremer Silva Nascimento. A un primo sguardo, il nome porta la memoria a quell’Edson Arantes do Nascimento che con il suo “doppio” sportivo Pelé ha insegnato al mondo il gioco del calcio. Questione di assonanze. O più semplicemente di un cognome che, in Brasile, è diffuso come Ferrero in Piemonte. Meglio ritagliare il tutto a Bremer, allora. Per evitare confusioni di denominazione e di ruolo. Sì, perché il giovanissimo classe 1997 di mestiere fa il difensore, non l’attaccante, ed è anche per questo che è ormai prossimo al trasferimento in granata, visto che Mazzarri di punte, mezzepunte, esterni e trequartisti ne ha fin sopra i capelli. I difensori, invece, servono come il pane. E dopo aver inseguito per mesi e mesi il connazionale Verissimo – risucchiato in un vortice di falsi agenti, commissioni impreviste e dichiarazioni contraddittorie che con il suo cognome avevano ben poco a che fare -, Cairo e Petrachi hanno puntato su di lui. Che non arriva dal Santos, ma dall’Atletico Mineiro.

Bremer, il San Paolo in prestito e il ritorno al Desportivo

Andiamo con ordine. Bremer è nato a Itapitanga, piccolo centro dello stato di Bahia. Il calcio, però, lo porta presto a San Paolo. Nella cittadina di Porto Feliz, per la precisione. Nelle giovanili del club locale, il Desportivo Brasil – fondato nel 2005 dal colosso Traffic Group, il re dei diritti sportivi delle Americhe -, Gleison inizia a mettersi in mostra. Le buone prove nella formazione Under 19, la nostra Primavera, gli valgono la chiamata illustre del Tricolor, nel gennaio 2016, che da quelle parti è un’istituzione. Certo, è solo un prestito. E solo per la squadra giovanile. Ma affacciarsi dalle parti del Morumbi non è mai banale per chi sogna di fare il calciatore in Brasile.

Bremer al Torino dall’Atletico Mineiro, dove è esploso

Il ritorno al Desportivo, nel dicembre dello stesso anno, sposta solo di qualche mese il salto nel calcio dei Grandi. Gennaio 2017: per 380.000 real, Bremer firma con l’Atletico Mineiro. E’ l’inizio della scalata che, ad un anno e mezzo da allora, lo porta oggi ad essere praticamente un nuovo giocatore del Toro. A Belo Horizonte, il centrale inizia con le giovanili, salvo poi fare il suo esordio nella Serie A 2017 contro la Chapecoense, subentrando all’infortunato Rodrigao. Da lì in poi, le occasioni sono diverse. 13 presenze totali (10 dal primo minuto), di cui una in Libertadores, al primo anno; 12 nel campionato 2018 – con tanto di prima rete tra i professionisti contro l’Atletico Paranaense -, quello al momento in pausa vista la concomitanza di Russia 2018. Con il Galo, Bremer ha bruciato le tappe, mostrando buone doti come colpitore di testa (e visti i 188 cm di altezza non poteva essere diversamente) e qualità potenzialmente interessanti nella lettura tattica dei movimenti avversari che spesso gli garantiscono di leggere in anticipo il pericolo. Tutte caratteristiche che avevano impressionato Monchi e la Roma, oltre al Torino. Ora, però, Bremer sarà granata. Con tutto il suo talento ancora da sgrezzare ad alti (e altri) livelli.


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ToroSamp
ToroSamp
6 anni fa

Si l’articolo mi ha emozionato perché noi abbiamo bisogno di conoscere i nuovi acquisti. Ma quando arriveremo a comprare qualcuno che basta nominare per sapere di chi di tratta come fanno quelli dell’altra sponda?!? Sigh!

Roland
6 anni fa

Faccio i complimenti all’autore dell’articolo; un articolo scritto bene, originale, documentato e meno didattico dei tanti che si leggono. Ogni tanto va riconosciuto anche il vostro lavoro.

Vanni(CAIROVATTENE IN BELIZE)

Mah. Anche nello sguardo assomiglia a Carlao. Non vorrei fosse suo cugino.

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