Il Torino si prepara (di nuovo) a cambiare volto: così Cairo è pronto a puntare su Vagnati per sostituire Bava. E l’ex Spal non arriverebbe da solo
Longo dopo Mazzarri, Vagnati dopo Bava dopo Petrachi. Non chiamatelo (più) conservatore: Cairo ora è pronto a ribaltare di nuovo il Torino, per la terza volta in dodici mesi. L’ultima ancora manca dei crismi dell’ufficialità, ma a dire che Davide Vagnati sarà il prossimo direttore sportivo granata non si fa peccato. L’ex Spal ha la nomina quasi in tasca, è solo questione di giorni. Ma le ripercussioni sull’area sport saranno più ampie di una semplice sostituzione, dal momento che sotto la Mole potrebbero arrivare anche Gianmario Specchia – braccio destro del ds e già capo area scouting a Ferrara – e altri uomini fidati del dirigente genovese, come il segretario Andrea Bernardelli e il team manager Alessandro Andreini, attualmente in biancazzurro. L’organigramma del Toro, insomma, ne uscirebbe stravolto.
Da Petrachi a Bava, da Mazzarri a Longo: come è cambiato il Toro
In principio fu lo strappo con Petrachi, a maggio 2019. Cairo corse ai ripari dapprima sondando proprio Vagnati, poi puntando tutto sulla promozione di Massimo Bava. Cambiarono, allora, anche il segretario generale (da Longo a D’Ambrosio) e l’area scouting, ora sotto la supervisione di Rizzieri, Storgato e Milanetto.
Poi arrivò febbraio. Il Toro affondò Lecce: Mazzarri lasciava assieme a Frustalupi, Miggiano, Santoro eccetera, sostituito da Moreno Longo. Con il nuovo tecnico cambiò quasi in toto lo staff tecnico: dentro Asta, Migliaccio e Nava. Ma niente team manager, carica rimasta tutt’ora vacante ma per la quale era forte la candidatura di Emiliano Moretti – attualmente collaboratore tecnico-societario – prima che il virus stoppasse il campionato.
Vagnati si porta dietro lo staff: così Cairo cambia ancora
La terza rivoluzione è quella che si sta preparando, con l’ingresso di Vagnati (ma non solo) in sostituzione dell’attuale direzione. Dopo il colloquio avvenuto di 4 maggio tra Cairo e Bava, dovrebbero arrivare novità per bocca del presidente sul futuro del deus ex machina dei successi della Primavera granata, che potrebbe restare in granata ma con altre mansioni, su tutte quelle riconducibili alla gestione del progetto Robaldo.
All’ex Spal passerebbero invece i compiti di strutturazione del progetto sportivo. Ed è per questo che oltre alla terza non è peregrino ipotizzare una quarta rivoluzione. Tradotto: Moreno Longo non è certo del prolungamento di contratto per la prossima stagione. Semplici è un nome per la sostituzione, ma non è l’unico. Perché i cambiamenti non vengono mai soli, e dopo anni di continuità Cairo ci ha preso gusto: la nuova era Vagnati è prossima al via.

Un pagliaccio… Vattene vendi la società e sparisci… Grazie
L’unica rivoluzione che ci interessa è quella che farebbe un nuovo presidente…..Vattene
L’unica flebile speranza è un colpo di culo, una stagione azzeccata per pura coincidenza… come si dice, anche un orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno.