A margine della commemorazione del Grande Torino da parte del Settore giovanile, il presidente Urbano Cairo ha parlato del mercato della squadra granata

Era presente anche Urbano Cairo alla commemorazione del Grande Torino da parte delle squadra del Settore giovanile granata. Dopo la funziona religiosa e la lettura dei nomi degli Invincibili da parte di Alessandro Buongiorno, in rappresentanza della Primavera, assente perché impegnata domani al Franchi contro la Fiorentina nella sfida playoff. Nel corso della celebrazione da parte di Don Robella, il presidente granata si è rivolto a tutti i bambini e ragazzi del Settore giovanile: “Abbiamo qui un ragazzo – ha detto riferendosi a Buongiorno – che ha esordito in Prima squadra, anche se è stato sfortunato. Ne abbiamo tre, Barreca, Bonifazi e Edera che sono stati con la Prima squadra”, ha continuato il presidente. “Questo vuol dire che potrebbe accadere anche a voi, ma se siete già qui è perché siete bravi”, ha continuato. Poi un riferimento a Massimo Bava, presente al suo fianco: “Ha fatto con noi sei anni, ne farà altri quattro. Massimo Bava una garanzia per noi”. 

Cairo a Superga: “Baselli? Lo stimo”

“Sono momenti importanti, portiamo qui i nostri bambini per insegnare loro il rispetto per questo luogo, è una cosa giusta da fare”. Assente giustificata la Primavera: “Andrò a Firenze a vedere i ragazzi, dobbiamo cercare di fare un’impresa perché non è facile, Coppitelli e i ragazzi vogliono fare bene”. Sulla possibilità di fare una squadra femminile: “Quando fai le cose le devi fare bene, se la fai e poi fai brutte figure non va bene. Noi crediamo nel calcio femminile, ma per fare poi il passo della prima squadra dobbiamo ragionarci”.
“Non voglio parlare di singoli e fare nomi, dobbiamo lavorare sotto traccia, sappiamo cosa fare, abbiamo parlato col mister e con Petrachi, vediamo quello che si può fare, e lo faremo”. Su Baselli: “Lo stimo, è un ragazzo in gamba, di qualità ma in questa fase meglio non parlare dei singoli o parli dei soliti”.
Sulle entrate:”Appena avremo novità le comunicheremo, meglio lavorare sotto traccia, perché altrimenti perdi l’obiettivi, non voglio fare troppi proclami o poi ti scappano i giocatori”. Sulle operazioni: “Non dobbiamo fare chissà quanti colpi, faremo una cosa per volta”.