Il classe ’99 manda un segnale anche per la prossima stagione. Gioca centrale al posto di Bremer e stravince il duello con Pinamonti
Nessuno come Gleison Bremer. Il difensore brasiliano è il totem difensivo e carismatico che tutti vorrebbero tra le proprie fila. In questa stagione di Serie A ha retto eccome i paragoni con i colleghi delle formazioni di un livello anche superiore alle ambizioni della rosa granata. Anzi, i numeri raccontano di un vero e proprio strapotere, allargatosi anche ai numerosi duelli che l’hanno visto prevalere nel confronto con i migliori attaccanti del nostro campionato. La sua assenza dall’undici di partenza non può che suscitare spaesamento. Il brasiliano è la certezza, mentre i suoi papabili sostituti concedono ancora punti interrogativi, che Bremer ha spazzato con l’irruenza di chi è conscio di avere davanti a sé il meglio e non intende aspettare per farlo suo in fretta.
Buongiorno in crescita rispetto a Udine
Il numero 3 granata è rimasto fuori per la terza gara della stagione. Nelle prime due uscite senza il brasiliano, il Toro è rimasto a secco di punti. A Firenze l’infortunio alla caviglia lo ha lasciato fuori dai convocati. Al centro della difesa, in una delle peggiori prestazioni offerte dai granata in questa stagione, Juric aveva schierato Ricardo Rodriguez. Poi a febbraio una squalifica per somma di ammonizioni, lo ha tenuto lontano dal campo per la trasferta di Udine. Buongiorno a fare sportellate con Beto, senza convincere a pieno. Ieri gli acciacchi alla caviglia hanno costretto Bremer alla panchina ed ecco presentarsi un’altra occasione per il classe ’99 per, quanto meno, non fare accorgere più di tanto dell’assenza della colonna portante della retroguardia granata. Buongiorno si è fatto trovare al meglio e il suo apporto ha condotto i granata ai primi tre punti senza Bremer.
Punti a favore per il Toro del futuro
Dodicesima gara da titolare per Alessandro Buongiorno in questa stagione. Questa volta Juric lo ha schierato in mezzo, a guidare la difesa. Un peso non indifferente per un ragazzo giovane e abituato a destreggiarsi sul centro sinistra. Di fronte a lui un avversario scomodo come Andrea Pinamonti, che a Empoli ha trovato continuitĂ di rendimento e soprattutto la doppia cifra. Buongiorno ha retto il confronto con personalitĂ e anche pulizia nelle letture. Una partita da leader difensivo, in grado anche di mettere una pezza alle difficoltĂ dei compagni, persino piĂą esperti di lui. Bicchiere dunque mezzo pieno sia per lui che per Ivan Juric, che ha vinto la scommessa.
Prestazione convincente che potrebbe farlo crescere nelle gerarchie, soprattutto in vista di un futuro incerto per quanto riguarda la stabilità degli elementi della retroguardia granata. Difficile vedere Bremer al centro del terzetto difensivo anche dal prossimo mese di agosto. Buongiorno ha dunque all’orizzonte una grossa occasione da sfruttare per rientrare nei giocatori imprescindibili del progetto tecnico e, di conseguenza, prendersi una volta per tutte il club che lo ha forgiato.
Ritengo che sia Juric sia la SocietĂ valutano con attenzione l’opportunitĂ di completare il processo di crescita individuale sia umana sia professionale del giovane Buongiorno in modo tale che la prossima stagione egli divenga in pianta stabile il successore della pesante ereditĂ di Bremer la cui probabile cessione estiva genera… Leggi il resto »
Buongiorno è in crescita e non è da escludere che venga preso in considerazione come erede di Bremer. Si vedrà .
A me piace x attenzione e grinta messa in campo…poi è giovane e qualche errore credo sia doveroso concederglielo.
li faceva anche Bremer all’inizio