Bruno Peres si racconta e torna a parlare degli anni d’oro al Torino, sotto la guida di Ventura
Ci sono cose che non si possono dimenticare e lo sa bene l’ex Toro Bruno Peres che, ai microfoni di Gianlucadimarzio.com è tornato a raccontarsi a 360 gradi partendo dalla vittoria dello scudetto del suo Trabzonspor, ma riportando alla mente diversi momenti cruciali passati in granata: “A Torino ho anche segnato il gol più bello della mia carriera. Il giorno prima di quella partita, ero in macchina con Amauri: gli dissi che avrei segnato di sicuro. Lui mi aveva detto che avrei dovuto però fargli anche un assist. Glielo promisi. E avevo ripetuto la promessa anche a cena, davanti a lui e a Josef Martinez: ‘Ve lo assicuro, domani segno’“, commenta il brasiliano sul coast to coast nel derby della Mole del 2014.
Peres sul gol nel derby: “Ero convinto che qualcuno mi avrebbe fermato. È stato un gol incredibile”
Continua con il racconto del gol nel dettaglio: “Stavamo perdendo, a un certo punto avevo recuperato palla. Mi ero voltato, nessuno mi seguiva, e davanti avevo spazio. Allora avevo iniziato a correre, pensando di arrivare almeno vicino all’area per crossare. Ero convinto che qualcuno mi avrebbe fermato, come Vidal, che però a un certo punto era tornato verso il centro del centrocampo, perché non mi stava dietro. E poi anche Chiellini e Bonucci: si erano avvicinati, ma poi erano andati più in mezzo, dove c’era Quagliarella. Una volta entrato in area mi ero detto: ‘Non la passo più. Io qui devo tirare’. È stato un gol incredibile. Da quel giorno, i tifosi del Torino hanno capito che non ero solo un giocatore arrivato da pochi mesi. Ma Bruno Peres: quello che aveva fatto una grande rete nel derby”.
Il brasiliano su Ventura: “Gli volevo bene come a un padre”
Peres si sofferma poi su Gian Piero Ventura, che lo ha cambiato: “A Ventura piacevo, mi ha detto che bisognava trovare un modo per farmi restare, che in Italia avrei fatto bene. Gli volevo bene come a un padre. Mi ha insegnato il calcio in Italia, a crederci. Non mi faceva mai un complimento, o diceva che mi sarei esaltato troppo. Abbiamo anche litigato molto, ma poi mi abbracciava sempre e ripartivamo. Tutte le volte che torno in Italia cerco sempre di incontrarlo“.
Una storia che resta impressa non solo nelle memorie dell’ex Roma ma di tutto il popolo granata
Brasiliano, forte in avanti meno in fase difensiva. Incostante. Ma più di una volta ha offerto notevoli prestazioni, quel gol lo pone nella Leggenda.
Tanti difetti ed incostanza ma lo amavo. Poi quel gol…
La gioia per quel gol fu delirio puro, lo paragono alla rimonta dei 3 gol alle merxe in 3 min e 40 sec, e al gol di Casagrande al Bernabeu. È stato qualcosa di GRANATA, da TORO, chi vuol capire capirà. Roba rara in questi 17 anni della cairesefc.