L’assenza di Belotti spalanca le porte a Berenguer: una possibilità da non fallire per l’esterno spagnalo per convincere Mihajlovic

Non poteva arrivare in un momento migliore la pausa per gli impegni della Nazionale. L’assenza di Belotti, indubbiamente, è destinata a pesare moltissimo nelle dinamiche del Torino che si trova ad affrontare un filotto di partite, il più complicato dall’inizio del campionato, senza la sua pedina più importante. Nonostante l’ottimismo che filtra dall’ambiente granata, infatti, il Gallo sembra destinato a saltare non solo le sfide contro Crotone e Cagliari ma anche quelle contro Roma e Fiorentina, costringendo quindi Mihajlovic a correre ai ripari e trovare altre soluzioni che non penalizzino la squadra. Soluzioni che, con tutta probabilità, vedranno protagonista Niang. L’attaccante, dopo essersi finalmente sbloccato contro il Verona, infatti, sembra essere il candidato più accreditato per prendere il posto del Gallo Belotti in questo mese di stop. Una scelta che, se da un lato responsabilizzerà ulteriormente Niang, fornendogli ulteriori motivazioni per fare il definitivo salto i qualità, dall’altro aprirà la strada a Boyé e, soprattutto, a Berenguer.

È sarà proprio lo spagnolo ad essere l’osservato speciale del prossimo mese. Proprio l’arrivo al Toro di Niang aveva fatto scalare Berenguer nelle gerarchie del tecnico granata, complice anche un rendimento ancora non del tutto convincente. Certo, le qualità pare averle ma la poca esperienza e i pochi minuti a disposizione non gli hanno ancora permesso di dimostrare davvero il suo reale valore. L’investimento fatto dal Toro per portarlo sotto la Mole, tuttavia, non può certo essere casuale e, esattamente come più volte detto nei confronti di Niang, anche l’esterno sinistro deve adesso giustificare lo sforzo societario dimostrando di essere il giocatore a cui spesso, in questo inizio di campionato, lo stesso Mihajlovic ha fatto i complimenti. L’assenza di Belotti e i cambiamenti che il tecnico sarà costretto a fare nelle prossime partita potrebbero quindi spalancargli le porte della titolarità. Un’occasione per Berenguer di mettere minuti importanti nelle gambe e soprattutto di dimostrare di essere effettivamente cresciuto in questi primi mesi in granata. Quattro settimane, dunque, che per lo spagnolo rappresentano un banco di prova fondamentale per il proseguire del campionato: la sfida interna con Niang ma anche con Boyé è particolarmente accesa e se vuole ritagliarsi un posto importante con la maglia del Toro questa è l’occasione giusta per far vedere quel qualcosa in più che è mancato fino ad oggi.


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Andreas
7 anni fa

Con il tempo dedicato a Niang anche lui meriterebbe qualche possibilità e questa è l’occasione giusta. Anche se preferirei vedere un più coperto 4312 con Niang e iago davanti a Adem e Baselli, Rincon e anche un Valdifiori a centrocampo. Berenguer però dovrebbe coprire meglio di Niang nel 4231. Io… Leggi il resto »

Gerolamo Pompetti fabbricante di biliardini

Secondo me non è da affossare, qualcosa può dare, si vede in volto che non appartiene alla schiera dei presuntuosi. E voi mi direte, a che serve l’umiltà se non sei capace? Mah, un po’ di fiducia gliela darei

AmmaMi
AmmaMi
7 anni fa

Più che considerare la mancanza di Belotti o il rendimento di Boyé o Niang o Berenguer, mi domanderei, se fossi in Sinisa e nella società, come mai il Toro é la squadra che corre di meno di tutta la serie A?! Comincino a correre come si deve, o almeno come… Leggi il resto »

Luis Antonio Correa da Costa
Reply to  AmmaMi

Che corriamo meno dell’anno scorso è evidente. Anche vero che dopo il botto iniziale in cui avevamo il sangue agli occhi a dicembre/gennaio eravamo completamente cotti. L’impressione è che quest’anno sia stata impostata una preparazione diversa, che ora ci vede un po’ sulle gambe ma che alla lunga ci permetta… Leggi il resto »

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