Un’importante vittoria del Torino contro il Lecce, ma i problemi di gol non sono risolti: gli attaccanti fanno sempre fatica a segnare
Una vittoria che dà aria, quella arrivata al Via del Mare di Lecce. Il Torino si è imposto con un secco 0-1, frutto della rete di Alessandro Buongiorno nel primo tempo e di un’ottima gestione del vantaggio da parte della banda di Juric, che sale così al 13° posto momentaneo. 3 punti che, come detto, fanno respirare e interrompono il recente periodo negativo, almeno per quanto riguarda i risultati. L’altra nota dolente delle ultime settimane, vale a dire quella dei gol, infatti non è stata del tutto risolta. I granata hanno vinto segnando una sola rete, faticando non poco in avanti (si ricordano poche azioni pericolose) e, soprattutto, facendo ancora i conti con il digiuno perpetuo degli attaccanti.
Gli attaccanti continuano a non segnare
Se i numeri fin qui parlano di un Torino tra i peggiori attacchi del campionato e di punte che continuano a non segnare, evidentemente un problema c’è. Juric ha provato a risolverlo nella partita di ieri inserendo i due attaccanti e contando, dunque, su una maggiore presenza in avanti; e se pur non sono arrivati i gol, il tecnico ha ricevuto bei spunti. Limitatamente ai singoli, solo Zapata può contare un gol in questo inizio di stagione, quello contro la Roma che è valso l’1-1 finale. Sanabria e Pellegri hanno giocato poco ma si sono sbattuti molto, facendo immaginare il fatto che la rete sia solo una questione di tempo. Segnali più negativi, invece, sono arrivati da Seck, Karamoh e Vlasic. L’ex Spal è stato schierato 5 volte titolare e non è mai sembrato in grado di poter andare vicino al gol; Karamoh ha giocato pochissimo, ma mai mettendosi in luce rispetto agli altri. E poi c’è Vlasic, lontano parente di quello ammirato nella prima parte della scorsa annata e sempre più fuori da tutte le dinamiche di gioco. Juric conta di ritrovarlo presto, anche perché riaverlo al 100% sarebbe un vero colpo per le ambizioni della società.