Confermato da Agnelli però comunque in bilico: Allegri col Toro si gioca la faccia e forse pure la panchina
Confermato anche ieri dal presidente Agnelli, che ha escluso che da qui a giugno possano esserci dei ribaltoni. Massimiliano Allegri è ancora l’allenatore della Juventus nonostante il tonfo in Israele e sarà lui a guidare la squadra sabato contro il Toro nel derby. Non ha mai pensato di dimettersi, come da lui stesso sottolineato ieri a Sky dopo il ko in Champions ma è il club che nei prossimi giorni farà delle riflessioni. Quel che è certo è che in un senso o nell’altro, in modo lieve o al contrario in maniera più pesante, la partita contro il Torino sarà per Allegri importantissima. Ad oggi è in sella ma ogni partita è in grado di cambiare il futuro di qualcuno, in questo caso quello di un allenatore che in campionato ha raccolto appena due punti più dei granata.
Allegri e il Torino
Due sconfitte di fila, contro il Milan a San Siro domenica scorsa e poi ieri in Israele: compromesso il percorso in Coppa, pure in Serie A la squadra bianconera è in forte ritardo da chi lotta per lo scudetto e per arrivare tra le prime quattro. La sfida con un Torino a caccia di una svolta dopo tre sconfitte e un pareggio arriva certamente nel momento peggiore della Juve. Mentre per il Toro resta un’occasione ghiotta contro una squadra che ha tutto da perdere: che smacco sarebbe essere artefici dell’esonero di Allegri dopo un derby vinto.