Sono 13 le reti incassate dal Torino nelle prime 8 giornata: la maggior parte arriva da errori individuali dei granata in difesa
“Abbiamo concesso pochissimo, al ’93 c’è stata la prima parata di Sirigu”. Parole che, dopo l’ennesimo pareggio deludente rischiano di mettere in ombra quello che è e continua ad essere uno dei maggiori problemi del Toro. La squadra è cambiata, sono cambiati gli interpreti, ma la difesa non è ancora riuscita a trovare la strada giusta per diventare un muro. E non è colpa, o lo è solo in parte, di tecnica o tattica: se in passato, infatti i granata non sono mai riusciti ad arginare le difficoltĂ su calci piazzati, oggi, nonostante si subisca magari un po’mendo, i problemi continuano ad arrivare soprattutto dagli errori e dalle ingenuitĂ e soprattutto dai momenti di buio, dalle distrazioni dei singoli interpreti.
Contro il Crotone, solo per citare l’ultimo esempio in ordine di tempo, è De Silvestri a perdere completamente Rohden, autore del primo gol dei padroni di casa, mentre sulla rete del momentaneo 2-1 è Moretti a farsi anticipare da Simy propiziando così il gol di Martella. Un caso, un momento di appannamento che nel corso della stagione può capitare? Nemmeno per idea. Se si guardano, infatti, le azioni che hanno portato i granata ad incassare ben 13 reti, ci si rende conto che se si escludono i pochissimi casi nei quali a mettersi lo zampino è stato anche un pizzico di sfortuna (esempio lo è il secondo gol dell’Udinese propiziato da una doppia deviazione che trae in inganno Sirigu), la maggior parte delle colpe ricadono sulle spalle dei singoli. Contro la Sampdoria l’errore di Moretti che liscia il pallone in area spalanca la strada per Zapata mentre Niang, in occasione del secondo gol doriano, non rientra in appoggio alla difesa e Quagliarella è libero di siglare il raddoppio. La settimana successiva, contro l’Udinese, è N’Koulou a procurare il rigore per i bianconeri. E si si vuole escludere la partita contro la Juventus nella quale in difesa, e non solo, è il solo Lyanco a salvarsi dal tracollo, anche contro il Verona le dormite difensive sono costate care al Torino. Sul gol di Kean è l’intero reparto arretrato a sbagliare completamente la copertura e regalare il gol che riapre il match mentre ad affossare il Torino, già in seria difficoltà e in inferiorità numerica per l’infortunio di Belotti, ci pensa Molinaro con un fallo di mano che regala il rigore del pareggio alla squadra di Pecchia. Insomma, squadra nuova problemi vecchi. Mihajlovic è chiamato a trovare, e in fretta, soluzioni che possano migliorare la resa difensiva della squadra, vero. Ma al cambio di passo sono chiamati anche e soprattutto gli uomini di granata: gli errori individuali cominciano ad accumularsi in maniera preoccupante. Anche da questi passeranno la qualificazione o l’esclusione dall’Europa.
Vorrei Tuchel alla guida tecnica del Toro ma in questo momento mi potrei accontentare anche di piagnina Mazzarri, basta che se ne vada stò genio del menga
Articolo assurdo, fuorviante e che colpevolizza i giocatori che, pur avendo le loro colpe, non possono essere messi sotto pressione 90 minuti senza commettere errori, per colpa di un modulo assurdo e scriteriato e da una fase difensiva ridicola e non curata da un tecnico incompetente e mediocre
Oltre a Gasperini, giustamente citato come uno dei migliori allenatori in circolazione, terrei presente anche Simone Inzaghi che sta facendo grandi cose (ci ha dimostrato come si gioca fuori casa contro i gobbi) e Spalletti, come ha cambiato l’Inter. Il modulo va adattato in base ai giocatori che hai e… Leggi il resto »