Le parole di Paolo Vanoli alla vigilia di Genoa-Torino, sfida di domani alle 15: ecco come è stata presentata la sfida

Alla vigilia della sfida di Marassi tra Genoa e Torino, Paolo Vanoli presenta il match in programma domani alle 15. Toro reduce dal ko contro il Napoli e a caccia di un successo che manca dalla partita col Como. Sulla squadra: “Stanno bene i ragazzi, a parte Aaron e Balcot che hanno avuto un piccolo affaticamento, Karamoh ieri aveva un virus ma lo recuperiamo”. Sul match: “Uno stadio importante, difficile da giocare, dobbiamo usare la testa e avere voglia di vincere, questi punti per noi saranno importantissimi”. Su Vieira: “Sì ne ho guardate tante anche dello scorso anno con lo Strasburgo, sta facendo un buon lavoro”.

La conferenza stampa

Ilic rientra?
“No, è ancora in fase di recupero- Ha avuto un problema al flessore”.
Dopo il Napoli non era soddisfatto del secondo tempo e ha detto che la squadra doveva essere più propositiva. Manca il carisma o è un momento?
“Ho fatto notare alla squadra che si doveva stressare di più la difesa del Napoli, secondo me abbiamo fatto un’ottima partita, con 3 grandi occasioni, che non sono state viste bene perché Meret non ha fatto parate. Penso ad Adams e all’occasione di Saul. Nel secondo tempo secondo me potevamo fare meglio, siamo stati bravi ad avere pazienza ma abbiamo stressato poco, i gol si fanno anche su una ribattuta, su una seconda palla”.
Vlasic può rientrare dal 1′?
“Questa è la partita importante, i punti contano, sono le partite da interpretare indipendentemente da chi gioca, chi entra deve dare un contributo importante”.
I numeri dicono che Adams ha segnato solo con Zapata in campo e da quando Zapata è infortunato non lo ha più fatto: cosa è cambiato nel suo modo di giocare adesso?
“Zapata non c’è, tra l’altro volevo portarlo qui in conferenza oggi. Quando parlo di responsabilità in più da parte dei giocatori parlo di questo. Gli attaccanti devono cercare altre risorse, dobbiamo dare i cross alle punte, bisogna tirare da fuori, poi sia Adams che Tonny hanno avuto occasioni importanti”.
Zapata poteva essere qui oggi quindi?
“Zapata è passato da qui per stare vicino alla squadra e volevo portarlo qui. Non credo verrà a Genova con noi perché proseguirà nel suo lavoro”.
Come si spiega il fatto che nonostante i risultati la gente le stia vicino? Le fa piacere?
“Ho sentito subito la fiducia da parte del club e dei tifosi. Sono onesto e sincero con me stesso, ma sono uomo di campo e i risultati sono importanti, per questo mi metto in gioco. Questa situazione non mi piace, per questo motivo. Non sono da solo, ho sempre avuto il direttore al campo. Sulla presenza della dirigenza con la stampa, è la società che decide”.
Può essere la partita della paura, viste le sconfitte: come si affronta un match così e come la si scaccia?
“La paura si prova ogni giorno ma a me fa rendere di più. Sono partite da interpretare, il momento che si vive e quella partita con una squadra che lotta per la salvezza è difficile ma bisogna essere capaci di interpretarla, viverla momento dopo momento”.
Ha ricevuto un feedback sull’incontro di Cairo con la dirigenza?
“Ho avuto un incontro anche io in settimana con direttore e presidente, va pianificato il mercato di gennaio”.
Si è parlato molto di un passaggio dalla difesa da 3 a 4, come ha fatto il Genoa: ci sta lavorando?
“Non sono un integralista, ho fatto la cosa inversa a Venezia, io non guardo in casa degli altri, vado avanti sulla mia strada. Questa può essere una soluzione”.
Ha chiesto qualcosa nello specifico a Cairo e Vagnati?
“Ho una rosa ed è brutto parlare ora di questo, ovvio che si parli di mercato anche per quello che è successo a Duvan. Questa è stata una bellissima chiacchierata per far capire le mie idee, io devo essere focalizzato sul campo che è la cosa più importante”.
Vojvoda ha fatto bene nell’ultima partita, Lazaro da giocatore sempre impiegato ha fatto più panchine: sono cambiate le gerarchie?
“Quando hai una rosa così sfrutti i giocatori a disposizione. Ho fatto il quinto e so cosa vuol dire, è un ruolo in cui devi avere alternative, fare tutta la fascia non puoi permetterlo sempre quindi è giusto guardare i giocatori a disposizione”.
Si aspetta rinforzi nella prima parte del mercato di gennaio?
“Il mercato di gennaio è un po’ particolare, sarà compito poi del direttore fare di tutto se ci sarà la possibilità di fare qualcosa, se lo sapessi…”.
Sosa sta giocando poco: che momento sta vivendo?
“Deve essere sereno e dare di più. So cosa può darmi, lo deve dare, è arrivato da un momento di condizione non al top, dopo l’infortunio è rientrato, Borna può e deve dare di più, poi ci sono le scelte tecniche”.
Ciammaglichella sta facendo bene in Nazionale, può essere una risorsa?
“Aaron è un giocatore che in prospettiva futura può fare bene, i giovani per me sono importanti, poi predico calma perché la loro spensieratezza è per me importante. è una grande soddisfazione veder esordire un giovane”.
Firmerebbe per un pareggio?
“No, sono sempre andato in campo per vincere, altrimenti farei un altro lavoro. Nella partita poi bisogna sapere non perdere”.

Paolo Vanoli, head coach of Torino FC, looks on prior to the Serie A football match between Juventus FC and Torino FC.
TAG:
home

ultimo aggiornamento: 06-12-2024