Inizio equilibrato, poi il VAR espelle Magnani e Pobega sigla l’1-0: nella ripresa i granata soffrono, ma reggono

Soffre più del necessario, rischia di buttar via una partita condotta per settanta minuti in vantaggio di un uomo e di un gol. Alla fine, però, il Torino di Juric vince ancora, batte l’Hellas per 1-0 e si porta al decimo posto in classifica. La partita, adesso. Tanti spigoli, pochi spazi: l’avvio di Torino-Verona è un monolocale. Juric e Tudor l’hanno preparata entrambi come al solito, con l’uno contro uno a tutto campo. E così la palla, all’inizio, sembra la biglia di un flipper. Al minuto quattordici, Vojvoda illumina con l’esterno, Pobega si infila, raccoglie e mette in mezzo: Praet deve solo spingere in rete l’1-0, ma liscia la sfera. Il Verona risponde con un tiro-cross velenoso di Lazovic, ben respinto da Milinkovic-Savic. Al ventiduesimo, la partita cambia in un lampo. Palla lunga a cercare Sanabria, che lotta nel duello con Magnani, gli ruba il pallone e viene steso: per Fabbri è solo giallo all’inizio, ma il VAR lo richiama poiché erano evidenti gli estremi per il DOGSO e la conseguente espulsione. Il rosso arriva e sulla susseguente punizione il Toro segna: batte Rodriguez, deviazione involontaria di Sanabria e Pobega tira in completa solitudine, trovando il vantaggio. Da lì in poi, gli ospiti lasciano campo ai granata, che amministrano ma senza creare pericoli, se si eccettuano un inserimento con tiro finale di Djidji e un drop di Singo sugli sviluppi di un corner. Palla ampiamente fuori in entrambi i casi. Nel recupero, è ancora il 17 a cercare la porta, in torsione di testa, ma non inquadra i pali.

Torino-Verona, il secondo tempo

La prima occasione della ripresa capita sui piedi di Faraoni, il cui destro trova prima i guantoni di Vanja e poi il palo. L’assistente, però, vanifica l’azione segnalando il fuorigioco di partenza del numero 5. Il Torino controlla ma non affonda, l’Hellas cresce e al diciassettesimo sfiora il pari con Sutalo, che di testa sfiora il palo. Pochi cross, poche occasioni. La partita scivola senza brividi se non quelli dati dal freddo. Con Brekalo in campo nel tridente, i granata non diventano più pericolosi. I ritmi si fanno via via più compassati. Nel finale, Milinkovic-Savic si avventura in un dribbling in area: Cancellieri la sfiora e per poco non riesce a trovare il corridoio per fare 1-1. Poco dopo è Tameze a calciare da fuori, chiamando Vanja al volo. A uno dalla fine, Brekalo regala il destro a Faraoni, che non inquadra la porta. L’ultima mischia, da angolo, viene sbrogliata da Milinkovic-Savic, che con un pugno ben assestato al pallone allontana il pericolo e dà modo a Fabbri di fischiare la fine.

Tommaso Pobega
Tommaso Pobega
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ultimo aggiornamento: 19-12-2021