Sintesi e commento di Torino-Pescara, terminata 5-3: sul 5-0 i granata concedono due gol agli abruzzesi

Secondo tempo. Il copione della ripresa sembra essere lo stesso del primo tempo: Toro avanti a cercare di incrementare il vantaggio, già importante di tre gol, e Pescara che si difende per non rischiare una vera e propria imbarcata. A furia di provare a superare Bizzarri ci riesce Ljajic, dopo otto minuti: conclusione a giro sul secondo palo per il serbo, che non segnava in campionato dalla gara interna con il Cagliari vinta 5-1. Il Toro si porta sul 4-0 ma non si accontenta: merito anche della fame da gol del suo bomber Belotti, che mette a segno la doppietta personale portando a cinque le marcature granata al 16′, lo stesso minuto del gol del primo tempo. Sembra finita per il Pescara che ha però un moto d’orgoglio, favorito anche dal pasticcio di Ajeti che nel tentativo di anticipare un avversario al limite dell’area piccola, spedisce in rete per il 5-1. Toro in bambola, perché nel giro di due minuti va ancora a segno la squadra di Oddo e improvvisamente i granata tornano a mostrare i soliti problemi di tenuta psicologica. Non è infatti finita qui: il Pescara continua ad attaccare ed è un disimpegno errato di Ajeti a portare ancora in gol gli abruzzesi. Brusio sugli spalti perché il Toro ancora una volta commette i solito errori e solo i tanti gol di differenza salvano i granata da una grande figuraccia.

Primo tempo. Nemmeno il tempo di rendersi conto dell’inizio della partita che il Toro è già in vantaggio sul Pescara: dopo novanta secondi Falque porta sull’1-0 una squadra, quella granata, falcidiata dalle assenze in difesa e con un centrocampo per la prima volta senza Valdifiori dopo un intero girone. L’ex Empoli e Napoli aveva infatti saltato anche la sfida dell’andata, e oggi tocca a Lukic, per la prima volta titolare in questo campionato. Come detto Falque segna dopo nemmeno due minuti, ed è segno evidente della grande differenza qualitativa tra le due squadre. In campo c’è solo il Toro ed è un atteggiamento quello del Pescara che porta gli abruzzesi ad andare ancora sotto ritrovandosi al 16′ sullo 0-3. Ajeti si riscatta dopo l’episodio di Empoli e Belotti portandosi a 16 gol in campionato (18 stagionali considerati i due in Coppa Italia, quello al Pisa e quello al Milan).
La squadra di Oddo è in balia dei granata e così al 27′ Oddo richiama Kastanos in panchina per Crescenzi, un difensore. Il primo squillo abruzzese è di Caprari al 35′: conclusione a giro dall’interno dell’area di rigore, palla indirizzata al sette che Hart mette fuori con una gran parata. Allo scadere del primo tempo una scena ormai scontata: Obi inzia a zoppicare, poi si ferma e chiede il cambio. Non ce la fa e mentre il quarto uomo mostra che il recupero sarà di due minuti, Gustafson entra in campo proprio al posto di Obi, per l’ennesima volta ko.