Al rientro dalla sosta per le nazionali, il Torino affronta il Monza in quello che può essere uno scontro diretto per la Conference League
Messa alle spalle la sosta per le nazionali, che ha regalato diversi sorrisi all’interno degli ambienti granata (chiedere a Bellanova), il Torino è tornato a lavorare in vista della delicata sfida di sabato contro il Monza. Quella in programma all’Olimpico Grande Torino può davvero essere considerata una gara da dentro o fuori, per le premesse e non solo. La squadra di Palladino si trova infatti in questo momento a +1 sui ragazzi di Juric, che in caso di passo falso dovrebbero quasi definitivamente dire addio alle speranze europee. Vincere sarebbe invece fondamentale, anche per sfruttare il turno favorevole in cui le avversarie sono impegnate in ulteriori scontri diretti.
Una squadra senza pressioni
A questo punto della stagione, il Monza di Palladino è forse la squadra più tranquilla del campionato insieme al Genoa. I brianzoli hanno infatti già raggiunto l’obiettivo stagionale, la salvezza, e possono giocarsi le ultime partite della stagione senza alcuna pressione. L’Europa è tutt’altro che un obiettivo dichiarato e che Pessina e compagni sono obbligati a raggiungere, ma passo dopo passo può davvero risultare fattibile.
Tanti giovani emergenti da tenere d’occhio
La squadra di Juric deve tenere sotto controllo tutte le armi a disposizione di Raffaele Palladino, e tra queste soprattutto quella rappresentata dai giovani. L’emergente tecnico ha a disposizione diversi talenti in grado di fare la differenza in ogni momento della gara, e tra questi il “portabandiera” è Valentin Carboni. L’esterno argentino, in prestito dall’Inter, si è messo molto in mostra in questa stagione, guadagnandosi anche una convocazione con la nazionale campione del mondo in questa ultima sosta di marzo. Emergono poi anche Mota – convocato dal Portogallo -, Maldini, Colpani e anche Pessina (per citarne solo alcuni), che nonostante la giovane età è il vero e proprio leader dello spogliatoio.