Sintesi e commento di Pescara-Torino, gara valida per la quinta giornata di campionato che si è conclusa 0-0

Secondo tempo. Nella ripresa il Toro si ripresenta in campo con una novità: Marco Benassi al posto di Mattia Aramu. L’espulsione di Acquah a fine primo tempo costringe infatti Mihajlovic a rinunciare ad un proprio giocatore offensivo per inserire un centrocampista in più. Il Toro, schierato con il 4-3-2, nonostante l’inferiorità numerica ad inizio ripresa non rinuncia ad attaccare e, al 9′, Martinez si trova solo davanti al portiere che prova a intervenire in scivolata, il venezuelano invece di farsi stendere e guadagnare il rigore, si tuffa guadagnandosi il giallo per simulazione. Dieci minuti dopo è il Pescara invece a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa in mischia, dagli sviluppi di un angolo, ma Zappacosta salva davanti alla linea di porta. Il Pescara con il passare dei minuti prova a spingere sull’acceleratore, mentre il Toro prova a colpire in contropiede. Mihajlovic manda in campo Belotti e Obi al posto di Boyé e Baselli.  Nel finale la situazione per il Torino, già in dieci per l’espulsione di Acquah a fine primo tempo, si complica ulteriormente: Vives viene inspiegabilmente espulso per una trattenuta su un avversario a centrocampo: un fallo che sarebbe stato da ammonizione. Il Toro è costretto a giocare in nove contro undici nei minuti finali. Il Pescara prova ad approfittarne con Memushaj che con una conclusione dal limite colpisce il palo. Il Toro però non sta a guardare e due minuti sfiora il gol in contropiede con Belotti: il numero 9 granata va alla conclusione colpendo il palo interno, poi la palla schizza fuori. Pescara-Torino finisce quindi 0-0, un punto prezioso per i granata per come si era messa la partita.

Primo tempo. Quello che si presenta in campo a Pescara è un Toro diverso dal solito: Mihajlovic abbandona lo schieramento con i tre attaccanti in linea per passare al 4-3-1-2 con, a sorpresa, Mattia Aramu alle spalle delle coppia di attaccanti Martinez-Boyé. Per l’ex giocatore della Primavera si tratta dell’esordio assoluto in serie A. Titolare dal primo minuto anche l’altro giocatore ex Primavera classe 1995: Antonio Barreca, schierato nel ruolo di terzino sinistro al posto dell’infortunato Cristian Molinaro. Il Pescara risponde con un 4-3-2-1 con Caprari nel ruolo di punta centrale. La partita nelle prime battute è equilibrata, priva di azione pericolose da ambo le parti, tanto che l’unica emozione nasce da un passaggio ritardato di Hart sulla pressione di un avversario. Alla fine il portiere inglese riesce a cavarsela facendo arrivare il pallone nella zona di Bovo. Per tutta la prima frazione da segnalare anche il gran numero di palloni recuperati da Afriyie Acquah, che sembra essere l’uomo in più del Torino. Il centrocampista ghanese però non riesce a trattenere la propria foga e, dopo aver ricevuto un cartellino giallo a metà tempo, al 45′ lascia la propria squadra in inferiorità per un evitabile fallo che gli costa la seconda ammonizione. Poco prima dell’episodio dell’espulsione di Acquah il Toro aveva avuto una buona occasione per passare in vantaggio: Boyé, a tu per tu con Bizzarri, si fa respingere la conclusione dal portiere, poi Martinez non riesce a ribadire il pallone in rete. Nel recupero del primo tempo è invece il Pescara a sfiorare il gol con una girata di Cristante che termina sul fondo. Le due squadre vanno così al riposo sullo 0-0 ma con il Toro in inferiorità numerica.