Moreno Longo commenta il primo ko della sua gestione con il Torino: dopo il vantaggio iniziale la Sampdoria ha ribaltatola partita in 9 minuti
Il neo allenatore del Torino, Moreno Longo, commenta la prima partita diretta sulla panchina granata: un esordio amaro per il tecnico che può consolarsi per la prima rete stagionale di Simone Verdi ma che ha ancora molto lavoro da fare con la squadra: “E’ stata una partita approcciata bene: i primi 20-25 minuti c’è stata la reazione, ho visto il giusto piglio e la giusta mentalità con quei pochi concetti che in questi quattro giorni ho provato a trasmettere ai giocatori che tra l’altro hanno dato grande disponibilità. Nella partita quando era il momento di soffrire si soffriva da squadra senza concedere troppo alla Samp e soprattutto riuscendo ad andare in vantaggio: quella secondo me è stata la grande opportunità buttata via perché abbiamo concesso due gol, perché poi quando ti ritrovi nel giro di pochi minuti sotto 2-1, riaffiorano problematiche vecchie”.
Longo: “Inammissibile prendere un gol come il secondo”
Sulla situazione dei gol della Sampdoria, Longo non usa giri di parole: “Dispiace perché i due gol della Sampdoria li abbiamo regalati: abbiamo sbagliato una palla in uscita e concesso la punizione di Ramirez e l’altro ancora più ingenuo su rimessa laterale. Non è ammissibile prendere un gol così. E’ normale che dopo purtroppo riaffiorano quelli che sono problemi vecchi che pensavamo e speravamo di superare velocemente. Così non è stato e per uscire da questa situazione dobbiamo andare a grattare in fondo al barile e caricare energie e dettagli per rimettere il Toro nella giusta situazione”. Riguardo il rientro in campo di Ansaldi: “Felici per il rientro di Ansaldi che ci da comunque un alternativa e dobbiamo recuperare gli altri infortuni che sono stati pesanti per questa squadra: Baselli e Zaza sono alternative a cui non possiamo rinunciare. Avrei preferito anche non fare entrare Ansaldi visto il poco lavoro fatto con il resto della squadra. Dobbiamo recuperare gli altri perché quando si arriva al 65′, 75′ la squadra ha un deficit che state notando quindi qualsiasi dettaglio che ci può far alzare tutti i parametri dobbiamo curarlo e gestirlo nel migliore dei modi”.
Il Torino ha subito quattordici gol in tre partite, eppure la difesa è sempre quella dello scorso campionato che contendeva il primato alla Juventus, con sempre gli stessi giocatori: “Stiamo parlando di giocatori che possono e devono fare meglio di come stanno facendo, io penso che quando si entra in un loop mentale negativo diventa tutto più complicato; parlo di fase difensiva generale: va ritrovato un equilibrio di squadra con un intera squadra che lavora difensivamente da squadra. Dobbiamo migliorare quei meccanismi che ci rendono fragili in determinati momenti della partita. Oggi dopo il gol preso le occasioni sono comunque fioccate, dobbiamo lavorare sulla testa dei giocatori e sull’atteggiamento complessivo per dare solidità diversa. Dovrò trovare meccanismi ed equilibri giusti per far funzionare al meglio la mia squadra. Dovremo alzare anche la condizione atletica: non possiamo avere giocatori in difficoltà fisica già solo dopo un’ora di gioco perché vuol dire avere cambi obbligati e poca possibilità di gestire le risorse”.
Longo: “La condizione atletica è un problema”
Longo ha poi voluto ringraziare i tifosi: “Ringrazio la gente che ci ha sostenuto, ha riempito lo stadio e ha capito il momento della squadra. Non è da tutti. Questo è il momento di sfiorire insieme e non abbandonare la squadra, le problematiche ci sono, sono reali e visibili. Abbiamo bisogno della gente”.
Sulla condizione fisica: “La condizione atletica è un problema, da qualche partita questa squadra si porta dietro questa cosa. Basti pensare anche alla partita di Verona dove si vincente 3-0. Dobbiamo alzare il parametro dell’intensità e riuscire a fare quello che oggi abbiamo fatto per mezz’ora in tutti i 90 minuti”.
Sulla classifica: “Se noi adesso facciamo l’errore di stare tranquilli probabilmente non abbiamo capito nulla. Se mi aspettavo che fosse più facile? No, ero consapevole della situazioni. Quando ci sono dei cambi in panchina, quando la squadra arriva da non prestazioni, era perché c’erano dei problemi. Le responsabilità però mi piacciono”.
Longo ha poi parlato di eventuali cambi futuri di modulo: “Non pensiamo che sia il modulo a farci uscire da questa situazione, quando la squadra era in partita con la testa e con le gambe ha offerto qualcosa di positivo. Dovremmo uscire da questa situazione con il sudore e il lavoro. Nonostante il risultato delle cose positive le ho viste, poi nel calcio quello che conta è vincere. Da allenatore ho però visto anche diverse cose positive. Il ritiro non penso che sia. una soluzione favorevole in questo momento. Mi fido molto e voglio fidarmi molto dei giocatori perché, in questa situazione di difficoltà, ho trovato una grande disponibilità. I due allenamenti al giorno posso farli anche qua”.
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