L’allenatore del Torino Sinisa Mihajlovic presenta la partita di domani: “Occhio al Sassuolo. Belotti? Le voci lo infastidiscono, ma in settimana ho rivisto il vecchio Gallo”
Dopo il pareggio contro il Bologna, il Toro esordirà finalmente in casa. Si giocherà infatti domani presso lo stadio “Grande Torino” la prima gara casalinga del campionato Serie A 2017/2018, con in programma alle 18.00 la gara Torino-Sassuolo. A pochi giorni dalla chiusura della sessione estiva di calciomercato e a circa 24 ore dalla partita contro i neroverdi, interviene nella conference room dello stadio Sinisa Mihajlovic, per fare il punto della situazione. Ecco in diretta le parole dell’allenatore del Torino. “Nella partita con il Bologna sono emerse tante cose positive, ma è stato evidente perché non abbiamo vinto. Le cose positive: l’approccio alla gara; l’atteggiamento, la personalità, la sicurezza nel palleggio. Abbiamo poi anche comandato sempre il gioco, e da quel punto di vista, date le partite dello scorso anno, siamo cresciuti. Ma nonostante questo non abbiamo vinto, abbiamo creato e tirato poco in porta: il possesso palla nel secondo tempo è sembrato lento e prevedibile. Loro si sono chiusi a metà campo, ci è mancata la furia agonistica che permette di mettere all’angolo e poi al tappeto. Il possesso palla va bene, ma ci devono essere anche velocità, intensità, movimenti senza palla e pressione. Tutto ciò, vale a dire, che ti permette di vincere la partita“.
“Stiamo lavorando per diventare una squadra matura e forte. Il Sassuolo? Ha cambiato molto, ma ha una mentalità definita. Sono pericolosi, avanti e sulle palle inattive. Hanno molta qualità, sono tosti a centrocampo e in difesa, e hanno ottime individualità. Domani vogliamo vincere perché vogliamo cominciare la stagione con una vittoria in casa, perché l’anno scorso il Grande Torino è stato i nostro punto di forza. Se vogliamo lottare fino all’ultimo per un posto in Europa, dobbiamo migliorare l’andamento in casa e fuori casa. Ma è assurdo” continua Mihajlovic, “fare i calcoli dopo la seconda giornata. Il nostro obiettivo resta quello di sempre: imporre il nostro gioco e cercare di vincere“.
Si parla di Belotti: “Lui sta tranquillo, ma sicuramnete queste chiacchiere lo condizionano anche inconsciamente. Forse col Bologna ha fatto la peggior partita da quando sono l’allenatore del Toro. Ma questa settimana ho visto il vecchio Gallo, concentrato e attento. Si è impegnato molto, ci siamo parlati, sono convinto che domani farà una grande gara“.
“Sicuramente faremo qualche cambio di formazione. Gli allenamenti sono stati mirati per cercare di velocizzare il gioco. Dobbiamo mantenere le cose positive, quello che è il possesso palla, comandare il gioco, avere sicurezza nel palleggio e tutto. Poi bisogna accelerare, po dalla trequarti in su dobbiamo cercare le giocate“.
Di mercato: “Sappiamo tutti che ci serve un esterno. Con il nostro modo di giocare, ci vogliono quattro esterni. E noi ne abbiamo tre. E uno sta fuori. Si è visto anche a Bologna che non abbiamo avuto cambi. Stiamo cercando, abbiamo qualche nome che vogliamo prendere. Vogliamo un titolare, non un giocatore qualsiasi, deve avere delle caratteristiche precise“.
“Era un’idea quella di stabilire una dead line per Belotti” dice Mihajlovic. “Sono comunque convinto che alla fine il Gallo rimarrà al Toro, e poi è da capire se dovesse arrivare un’offerta, cosa vorrà fare lui. Ma penso che se non è arrivata tale offerta fino a oggi, penso che non accadrà“.
Su Rincon e Barreca: “Rincon domani giocherà. Ci deve dare personalità e geometrie, oltre che carattere. E penso che giocherà anche Barreca. Ci serve da quella parte un giocatore più veloce, visto che da quella parte c’è Berardi, che conosce per la Nazionale“.
Su Acquah: “È un giocatore importante. Ho detto alla società di non venderlo: l’offerta arrivata non è quella che è circolata, ma inferiore. È importante per noi, ci ho parlato ieri. Gli faremo allungare il contratto, lui sta bene qui. Quando torna Baselli ho quattro giocatori titolari a centrocampo. E ho anche Valdifiori. Qualcuno giocherà di più o di meno, ma sono tutti affidabili. Bisogna solo vedere lo stato di forma di ognuno di loro e capire che tipo di gara vorremo fare“.
“Ricon e Acquah possono giocare indipendentemente a destra o sinistra. Obi e Baselli preferiscono invece a sinistra. Ma in ritiro li abbiamo fatti giocare anche a destra, apposta, per permettere loro di abituarsi. Tutti e quattro possono indipendentemente dall’una o dall’altra parte“. E si parla anche di Cassano: “Episodi su di lui? Ce ne sono sempre (ride, ndr). Se lo allenerò? Non credo, ho avuto qualche possibilità in passato, ma poi non ci siamo mai incontrati. Lo stimo molto come giocatore e anche come persona: può sembrare burbero, ma ha cuore e attributi. Perciò ha fatto la sua carriera, quasi sicuramente può fare molto di più di quanto fatto, pochi al mondo riescono a farlo. Ma la stima comunque resta sempre, so come è fatto. Un aneddoto? Lui era alla Samp, io alla Fiorentina: gli ho messo un uomo addosso a tutto campo, e mi ha detto che gli avevo rotto le palle, che lo seguiva pure in bagno! L’ho visto anche a Genova, di recente: ci siamo salutati, è sempre un piacere vederlo ed è sempre pronto alla battuta“.
Ancora su Acquah e Rincon: “Sono esperti, devono mettere fisicità. Quando poi prendono l’ammonizione, devono usare meno testa e più fisico. A volte è facile, a volte no. Comunque quando Acquah prende l’ammonizione, per un allenatore non è facile. Si guarda sempre intorno, l’allenatore, e lo manda a scaldare. Non si sa mai quel che può succedere (ride, ndr). Lui non va mai per far male, va e parte. Poi magari non si ferma, ma va fino in fondo: questo è il suo carattere e modo di giocare. E in una squadra ci vogliono anche questi giocatori“.
Sul campionato: “Il nostro obiettivo è migliorare la classifica dello scorso anno. Dobbiamo arrivare almeno settimi. Davanti al Toro? Non lo so. Penso che la Juve sia la squadra da battere, poi il Napoli che gioca il miglior calcio e non ha cambiato nulla. Se non sbagliano le partita che la Juve non sbaglia mai, allora possono fare benissimo. La Roma ha ottimi giocatori ma forse si è un po’ indebolita; Inter e Milan stanno facendo bene, ma i rossoneri sono forse un po’ indetro a quelle quattro squadre. Poi Fiorentina, Lazio, noi, Sampdoria, Udinese. Il nostro obiettivo è lottare fino all’ultimo a un posto per l’Europa, ripeto“.
“Boyé via? No, o torniamo a essere in tre esterni. Edera? Può, potrebbe rimanere. Lo vedo migliorato giorno dopo giorno, ho visto quanto è cresciuto dal primo giorno fino a oggi. Su di lui si potrebbe fare affidamento, ma meglio averne più che meno, di giocatori. In mezzo? Se dovesse andare via Gustafson forse prenderemo qualcuno, e forse in difesa un altro centrale. Ma la cosa fondamentale è l’esterno. Per gli altri è più facile“.
Che tristezza sti mercati,tirati fino allo sfinimento… Se un giocatore e’ stato seguito e si pensa valido, che si affondi il colpo. Niang viene dato 15ml su transfermarket, che di solito da il minimo valore.. Offrirne 12ml ok, ma se poi li vuoi davvero ne provi 15… Se per te… Leggi il resto »
Arriveranno 3 rincalzi. No, solo 1 (esternodx). No, 1 esterno titolare. No, 1 esterno, 1 difensore, 1 mediano… tutto chiaro!! Maaah
Anche Miha… da tre acquisti dichiarati come necessari ora dice che gliene serve uno. Domani si va a tifare allo stadio, ma col disgusto per questa gestione.