Al termine di Lazio-Torino, Molinaro racconta il suo rientro: “Sei mesi molto intensi. La Lazio ci è stata superiore, Belotti è un fuoriclasse”

nostro inviato a Roma – Christian Molinaro interviene al termine di Lazio-Torino 3-1. Per il terzino si tratta del ritorno in campo dopo il lungo infortunio al crociato che lo ha costretto ai box per diverso tempo. “Non giocavo dal 18 settembre” commenta Molinaro a fine partita, “venire da questo infortunio non è mai piacevole. Sono stati sei mesi intensi, sono contento di essere tornato in campo ma molto meno per il risultato. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto e aiutato a fare in modo che questo infortunio durasse meno della media. È mancato il carattere? No, non penso. La Lazio ha dimostrato per gran parte della partita di essere in uno stato di forma strepitoso, poi è riuscita a metterci in difficoltà per come abbiamo interpretato la gara. Se non per qualche partita, il Toro ha avuto sempre l’approccio giusto: è a causa alla Lazio se non siamo riusciti a fare quello che volevamo”. Si parla poi della fase difensiva, e Molinaro ha le idee chiare: “Ci sono state partite in cui abbiamo rischiato di più rispetto ad altre. Abbiamo avuto una fase di campionato, la prima, in cui le cose ci riuscivano meglio: il Toro fa del gioco offensivo la sua arma migliore, quando riusciamo a essere più corti, ne beneficia però tutta la squadra, compresa la fase difensiva. Stasera, come in altre partite, non siamo riusciti a fare questo: noi lavoriamo in settimana per provare a gestire le avversarie nella maniera migliore possibile, ma penso che stasera ci siano grossi meriti da parte della Lazio, mentre noi non siamo riusciti a fare quello che avevamo preparato in settimana”. Su Belotti: “Andrea è tra quei giocatori che mi sembra migliorato in maniera molto superiore alla media. Rispetto all’anno scorso ha preso ancora più consapevolezza dei suoi mezzi; ha questa rabbia dentro che gli fa fare meglio degli altri giocatori. E fa la differenza. Poi è educato, sempre sul pezzo: è questo che fa la differenza tra un giocatore che diventa un fuoriclasse e uno che invece non ci riesce. Ha avuto miglioramenti non solo tecnici, ma credo che la svolta sia stata la consapevolezza di essere un giocatore in grado di fare la differenza in qualsiasi momento”.


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madde71
madde71
7 anni fa

pretoriano cairota,taci per favore.abbi rispetto

farfalla_granata
farfalla_granata
7 anni fa

Siete senza palle oltrechè scarsi !!! Compreso il mister!!! Capito MOLINARO?
Sembrate delle vittime sacrificali! Indegni di portare la maglia che fu di Giorgio Ferrini, Paolino Pulici, Gigi Meroni e degli INVINCIBILI! VERGOGNATEVI!

sololamaglia
sololamaglia
7 anni fa

Che squadra di somari. I cavalli il PRESINIENTE li vende

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