Conferenza stampa di presentazione di Torino-Verona per Ivan Juric: domani il tecnico sfida il suo recente passato
Una sfida al suo passato: Juric contro il Verona, la squadra che ha allenato prima di approdare al Torino. Tutto avverrà a tre giorni dall’eliminazione in Coppa Italia: “Quello al Verona è stato il periodo più bello della mia vita, abbiamo costruito cose bellissimo. Dovrò ringraziare per sempre il presidente, i tifosi, la città perché è stato un periodo magnifico”.
Juric: “Partita contro la Sampdoria? Non cambierei nulla”
Juric è poi tornato sulla partita contro la Sampdoria di Coppa Italia. “L’altra sera contro la Sampdoria mi aspettavo qualcosa in più, anche se è stata una partita alla partita non siamo riusciti a fare risultato e un po’ di dispiacere c’è, è normale. Ieri si sono allenati quelli che non hanno giocato e hanno fatto un buon allenamento, gli altri hanno fatto scarico. Dobbiamo riprendere sulla scia della partita contro il Bologna”.
Se la partita di Coppa Italia ha permesso di emettere sentenze su alcuni giocatori? “Io le idee sulla rosa ce l’avevo chiare ad agosto, non è una partita a dare sentenza. Certamente ci vuole in generale un’altra intensità, bisogna fare di più e meglio rispetto a quanto fatto contro la Sampdoria”.
Il Verona ha un giorno in più di risposo del Torino: “Queste cose a volte ti avvantaggiano a volte ti svantaggiano, è capitato anche a noi il contrario, che abbiamo un giorno in più di riposo dell’avversario. I giocatori che hanno una struttura muscolare importante riescono comunque a recuperare, quelli che non ce l’hanno invece fanno più fatica”.
Ancora sulla partita contro la Sampdoria “Se tornassi indietro non cambierei le scelte fatte contro la Sampdoria. Tutti i giocatori si allenano al massimo, 72 ore dopo c’era un’altra partita. Ho schierato comunque una squadra esperta, non ragazzini alla prima partita”.
Juric: le differenze tra Verona e Torino
Sul rapporto con il presidente del Verona, Setti: “Setti come presidente è stato eccezionale, abbiamo fatto tutto quello che pensavamo di fare insieme al ds. Il primo anno abbiamo preso 16 giocatori, è stato un lavoro eccezionale. Non è facile che uno ti permette di esprimerti al massimo e che trovi anche un ds che pensi le stesse cose. Abbiamo creato qualcosa di fantastico”.
Juric ha parlato delle differenza tra Verona e Torino: “Anche se il Verona ha vinto lo scudetto con Bagnoli il Toro ha una storia differente, particolare. Ovunque vai trovi tifosi. Il Toro secondo me è una società molto importante. A Verona ho trovato qualcosa di speciale, i veneti hanno un attaccamento particolare. Adesso tra le due squadre c’è un entusiasmo differenti: a Verona ci sono 20.000 spettatori allo stadio, qua 7.000. Penso ci sono delle scorie del passato, certamente però finora non ho trovato l’entusiasmo che c’era a Verona. Io sono stracontento del nostro cammino. Rispetto alla partita dell’altro giorno serve però altro, non avevo le sensazioni giuste”.
Ancora sulle due piazza: “Se sarà più facile riportare entusiasmo dall’esterno o dall’interno? Le cose vanno di pari passi. Per i tifosi non basta quello che stiamo facendo, cercheremo di fare ancora di più, magari riusciremo a convincerli a venire di più allo stadio, poi a Torino ci sono aspettative diverse rispetto all’Hellas. Per quanto riguarda il rapporto con l’interno, a Verona avevo trovato una società che la prima estate aveva comprato 16 giocatori, ero stato ben compreso, qua dobbiamo ancora conoscerci. Io le mie idee, so che io ho ragione, altri no. Spero di essere compreso anche qua”.
(continua a pagina 2)