Le parole di Ivan Juric ai microfoni di DAZN dopo Torino-Bologna, anticipo del 35° turno di Serie A terminato 0-0

Ancora uno 0-0 per il Torino, che non sa più vincere. Sotto un incessante pioggia e in un Grande Torino gremito, i granata non sono andati oltre il pareggio contro il Bologna. Al termine della sfida, Ivan Juric ha parlato prima ai microfoni di DAZN e dopo in conferenza stampa.

L’intervista di Juric

Una bellissima partita. Abbiamo fatto una grande gara contro un Bologna ottimo non concedendo praticamente niente. Il rammarico è quello di non aver sfruttato le occasioni avute. Il Torino sta facendo prestazioni allucinanti negli ultimi mesi. Ci sono state gare veramente stradominate che non siamo riusciti a vincere pur facendo tanti tiri. Abbiamo avuto grandissima applicazione e cuore, complimenti ai ragazzi. Questo è un gruppo fantastico che merita solo applausi e ovazione perché si sacrificano tutti, è uno spirito che solitamente non vedo in altre squadre. Sono orgoglioso di loro. Vlasic negli ultimi mesi ha avuto problemi al pube e non si è mai fermato, ma oggi ha sentito più dolore. Bellanova era molto acciaccato, ma spero non sia niente di che”.

Per quanto riguarda il problema gol, il tecnico ha dichiarato: “Abbiamo tanti giocatori – non solo gli attaccanti – che non hanno un buon rapporto con i gol. Solitamente i miei esterni fanno almeno 5/6 gol a testa, mentre quest’anno sommando siamo arrivati a uno. Qualche giocatore come caratteristiche poteva fare qualche gol in più. Sono stato troppo ottimista io. Non è sempre l’attaccante che deve fare tutto, ci è mancato quello. Quest’anno la squadra ha dato il massimo. Ho puntato su giocatori su cui non dovevo puntare: a gennaio dovevamo cederne cinque. Ci siamo arrangiati. A inizio anno abbiamo fatto valutazioni non giuste”.

Su Superga, ha detto: “Quella di domani è una giornata importante. Voglio che i miei giocatori la sentano e la vivano bene e che entri nel loro cuore, perché può dare una spinta per il futuro. Voglio che sia una grande occasione per tutti i giocatori di capire a che storia apparteniamo“.

La conferenza stampa di Juric dopo Torino-Bologna

In sala stampa, Ivan Juric ha continuato la sua analisi della partita.

Il rammarico cresce per aver giocato alla pari?
“Abbiamo fatto il massimo, oggi abbiamo fatto una bellissima partita, con quattro occasioni nitide, non concedendo nulla. La squadra è stata fantastica contro un Bologna che a me piace perché gioca in modo diverso e particolare, la prestazione è stata eccellente”. 

Cosa è mancato all’attacco?
“Non so cosa rispondere, oggi abbiamo avuto tre o quattro palle gol, la mia sensazione è che come allenatore mi mancano i gol degli esterni e dei centrocampisti, sviluppando un certo tipo di gioco si creano certe situazioni. 

Il più grande rimpianto è il non aver avuto l’Ilic di stasera?
“Ilic può fare molto meglio, ha potenziale, può fare meglio, ha avuto due spunti all’inizio, queste cose sono fantastiche, io spero cresca e migliori”.

Tra Bologna e Torino ci sono 17 punti di differenza in classifica: è così anche sul campo? 
“Io penso che la differenza della rosa, loro ne hanno 20 di altissimo livello, noi ne abbiamo tanti di meno, io do merito all’allenatore, noi siamo stati tosti oggi, loro di solito fanno tanti gol, noi non abbiamo permesso nulla, Thiago sarà un allenatore di una grande squadra”.

Come sta Vlasic?
“Da mesi ha la pubalgia, non si ferma mai perché sa che serve il suo aiuto e che bisogna esserci, sono orgoglioso anche di lui che spesso stringe i denti”.

Domani sarà una giornata speciale, cosa ne pensa vista anche la maturità granata che ha raggiunto dopo tre anni?
“Vorrei fosse speciale per i miei giocatori, per chi arriva da fuori, domani deve essere una cosa bellissima, devono sentire Buongiorno partecipare, deve apprezzare dove sono e capire la storia di questa società. A volte succede che i giocatori non riescono nemmeno ad arrivare fino alla Lapide, e per quello ci siamo rimasti male, io il primo anno ero vicino a Belotti e mi sono venute le lacrime, lo scorso anno è stato vissuto diversamente. I nuovi devono stare lì e sentire quel silenzio profondo, per questo voglio che tutta la mia squadra partecipi, che sappiano, che facciano domande, voglio che la giornata resti dentro di loro”.

Ivan Juric
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ultimo aggiornamento: 03-05-2024