La conferenza di presentazione di Luca Gotti, allenatore dello Spezia, in vista della sfida contro il Torino di domenica
Dopo l’impresa in Coppa Italia di mercoledì sera, torna il campionato e domenica alle 15 c’è Torino-Spezia. Ha parlato in conferenza stampa l’allenatore dello Spezia, Luca Gotti. Di seguito le sue dichiarazioni. Sui nuovi acquisti Esposito e Zurkowski: “Sono due giocatori che conosco molto bene, li ho visti tanto gli anni scorsi. Hanno caratteristiche diverse. Esposito, per capirci, è un palleggiatore, un play con qualità, mentre Zurkowski è la classica mezzala di grande volume, di inserimento, e l’anno scorso ha impreziosito il campionato con gol e assist”.
Gotti: “Il Torino gioca in maniera specifica”
Sui cambi: “Abbiamo lavorato con intensità, i giocatori sono più o meno tutti a disposizione, con qualche problemino di alcuni che ancora ci danno qualche punto di domanda, che proveremo domani a risolvere, dato che siamo ancora a 48 ore dal match. Zurkowski viene da un periodo in cui si è riacutizzato un piccolo problema e cercheremo di inserirlo gradualmente e con intelligenza. Sono stato contento dell’atteggiamento nelle due partite, ho segnalato con forza che non mi è piaciuto l’inizio con il Lecce, dove loro sono entrati meglio di noi. Siamo stati stranamente timorosi, spaesati, anche se nel restante pezzo di primo tempo mi sono piaciuti. Il Torino è una squadra che gioca in maniera specifica, qualche cambio lo farò in virtù di avere gli uomini più adeguati”.
Sul momento dei liguri: “Ci sono state cose buone e meno buone, ma l’aspetto che preferisco è l’aver visto una squadra. Con l’Atalanta hai provato a dare una buona dimostrazione di forza e non sei arrivato in fondo per alcuni limiti che abbiamo e scelte mie. Con il Lecce, partita insidiosa e che non era da perdere, siamo partiti male ma abbiamo dato dimostrazione di solidità mentale. La sensazione di avere una squadra c’è, e va al di là degli episodi. Ripartire da qui è il dato principale”.
Sulla vittoria del Torino: “La vittoria è stata grande ed è quasi impossibile per noi che non siamo allenatori delle prime pensare di affrontare la competizione con successo. L’unico modo, ed è quello che ha fatto Juric, è affrontarla con i titolari, quattro dei quali hanno fatto 120 minuti. Qualcosina in campionato lascerai, ma sono scelte che dobbiamo fare noi. La Coppa Italia, per com’è, è una competizione sminuita, che perde tanto appeal. Il Torino ha fatto una partita splendida, in dieci, a San Siro contro un Milan che è diventato sempre più Milan nel corso della partita. Sono cose che ti danno spinte, anche se ho imparato a non occuparmi di questi aspetti. Il campo spesso dà risposte differenti da ciò che ti immagini ed è la bellezza del campionato”.