Entrambi gli attaccanti fanno una buona partita e risultano tra i migliori, nessuno è decisivo per la propria squadra ai fini del risultato finale

Erano tra i protagonisti più attesi di questa partita. Coloro che potevano fare la differenza per la propria squadra con le giocate e i gol. Boyé e Caprari non sono invece riusciti a sbloccare lo 0-0 che è diventato il risultato finale.

Boyé ha fatto vedere le sue solite qualità: forza fisica e qualità tecniche. Ma anche i soliti difetti: poca concretezza in alcune situazioni e eccesso di egoismo in altre. Nel complesso è stato l’unico in grado di creare pericoli alla difesa avversaria, prima dell’ingresso di Belotti. La sua poca esperienza si è però vista nell’occasione in cui a tu per tu con Bizzarri ha preferito provare un improbabile dribbling, piuttosto che un più concreto colpo sotto a scavalcare il portiere. Al giocatore serve tempo per capire la realtà del calcio europeo e per smussare i difetti tipici dei calciatori talentuosi sudamericani. Le qualità, però, ci sono e sono parecchie: il Toro può contare su di lui.

Discorso simile per Caprari. Anche lui si è fatto vedere dalle parti di Hart, ma non è riuscito a incidere in maniera decisiva. L’attaccante del Pescara, a differenza di Boyé, ha il vantaggio di essere italiano, di essere abituato al calcio italiano e di aver già lavorato un’intera stagione con Massimo Oddo. Contro i granata ha fatto la solita partita di grande corsa e qualità. Sarà sicuramente un giocatore indispensabile per il campionato degli abruzzesi.