Il tecnico della Juventus Allegri presenta il derby di domani, Torino-Juventus: “Concedono pochissimo, la decideranno gli episodi. Mazzarri ha sempre tirato il massimo”

Massimiliano Allegri torna a parlare in conferenza stampa. Dopo lo sfogo post Tottenham, l’allenatore della Juventus presenta oggi il derby che si giocherà domani al “Grande Torino” alle 12.30. E dopo le parole di Walter Mazzarri, adesso tocca al bianconero presentare la gara: ecco la diretta della sua conferenza stampa. “Bernardeschi ha avuto un affaticamento, ma poi lo valuteremo. Ci sarà, comunque, come tutti gli altri, escluso Mandzukic che ha la febbre” esordisce Allegri. “Dybala? È in buona condizione. Non per partire dall’inizio, ma ha gamba. Cuadrado non rientra, e nemmeno Matuidi. Dalla prossima settimana ci saremo tutti” continua Allegri, parlando del bollettino medico. “Sapevamo” continua l’allenatore bianconero, “che numericamente avremmo potuto avere delle difficoltà. Il Toro è tosto: con Mazzarri ha subito mai gol in casa, e in generale solo due reti. Stanno mentalmente molto bene, sono più compatti: per noi sarà fondamentale fare bene, perché ci permetterebbe di restare in scia al Napoli“.

Sui centrocampisti: “Faremo un centrocampo a tre. Vedremo se Bernardeschi, o Sturaro, o altri“. “Napoli? Innanzitutto pensiamo al Torino. Abbiamo un bel giro di partite da giocare. Dobbiamo vincere, pensare a noi stessi e basta. Domani è un derby: una gara difficile come tutti i derby. Ci vorranno testa, tecnica. E poi penseremo alle altre gare“. Si parla anche della Champions: “Partiamo dal presupposto che abbiamo le stesse possibilità di passare il turno, prima che si giocasse la prima partita. Martedì abbiamo tecnicamente fatto una delle nostre peggiori partite. Abbiamo però avuto tante occasioni noi, e poche loro: viste queste situazioni, non vedo però perché non debba vedere in maniera positiva la gara di ritorno. Poi la Champions non va vissuta come un’ossessione: bisogna essere orgogliosi di quello che stiamo facendo e abbiamo fatto. Direi che si è raggiunto un livello di Europa delle prime dieci. Un anno ti va bene l’ottavo, un anno il quarto di finale, e così via. L’idea di confrontarsi con le grandi d’Europa deve essere uno stimolo, non un’ossessione“.

Ora però” continua Allegri, “dobbiamo parlare di campionato, e dobbiamo anche centrale la quarta finale consecutiva di Coppa Italia. Pensiamo al Toro, per primo: sarà una gara davvero molto difficile. Loro concederanno molto poco: Mazzarri ha dato dei concetti di gioco diversi rispetto a Mihajlovic, e visti i numeri non ha concesso praticamente nulla. Avrà più equilibrio: la decideranno gli episodi, e lì dovremo essere molto bravi. È l’ultima gara del grande sforzo che i ragazzi hanno fatto“.

Giocare prima del Napoli è un motivo di pressione? “Prima si gioca, domani, meglio è. Cerchiamo di vincerla, poi andiamo a casa. Se giochi prima hai la pressione perché devi vincere; se giochi dopo, ce l’hai lo stesso. È un cane che si morde la coda: sono gare di calcio, e siamo in un calcio globale, dove ci sono tante gare in vari orari. Ma questi sono i diritti telivisivi, è giusto che sia così. Altrimenti andiamo ad allenare in Lega Pro dove, con tutto rispetto, si gioca ogni 15 giorni“.

Su lui e Mazzarri: “Ci conosciamo personalmente poco, ma penso che non siamo molto simili. Ma sta dimostrando di tirare fuori sempre il massimo da tutte le squadre che ha. Il derby? Non è una partita del riscatto sulla Champions. Buffon? Come da programma, domani riposta. Era già stato deciso“.