A 22 anni vanta già apparizioni nelle massime competizioni continentali, sia di club che delle nazionali. Oltre a buone capacità realizzative.
Giusto il tempo di metabolizzare la partenza di Kamil Glik, e il Toro piazza il suo primo vero colpo di questa campagna acquisti: lo svizzero naturalizzato albanese, Arlind Ajeti. Cresciuto calcisticamente nel Basilea, dove ha debuttato in campionato nella stagione 2011-2012, ha saputo ritagliarsi delle apparizioni anche in Champions League ed Europa League (Basilea – Sporting Lisbona 3-0, all’esordio).
Il suo approdo in Italia avviene nel novembre 2015, acquistato dal Frosinone, con cui firma un contratto annuale con opzione di prolungamento in caso di salvezza della squadra ciociara. Il suo esordio in Serie A è passato tutt’altro che sottotraccia, visto che nella partita con il Sassuolo, ha sia realizzato un gol che un autogol, in una partita terminata 2-2.
Una buona capacità realizzativa, ha sempre permesso al difensore albanese di chiudere le sue stagioni con almeno un paio di gol all’attivo, e per un difensore, rappresenta una qualità da non sottovalutare. Soddisfazioni da gol che non sono mancate nemmeno in nazionale, dove prima con la Svizzera Under 21, poi con la nazionale maggiore albanese, ha realizzato tre marcature, distribuite su una trentina di apparizioni totali.
A soli 22 anni, e avendo già rotto il ghiaccio nelle massime competizioni continentali, anche il suo palmares contribuisce a renderlo un giocatore su cui poter puntare con fiducia: con 4 campionati svizzeri e una coppa nazionale portati a casa, la sua mentalità predisposta al successo, potrà risultare una preziosa arma in più.
In un pacchetto arretrato che nonostante la partenza di Glik, può ancora contare sulla sostanza di Maksimovic, Moretti, Jansson, Silva e Bovo, Ajeti potrà rappresentare un jolly importante anche per la sua capacità di destreggiarsi sulla corsia destra, consentendo al tecnico Mihajlovic un adeguato ventaglio di soluzioni.