Accompagnato da Antonio Comi, in rappresentanza del Toro, da Cesare Salvadori, presidente della Fondazione Filadelfia, e da Domenico Beccaria, Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha fatto visita questa mattina al cantiere dello stadio Filadelfia.

 

Il presidente si è informato sullo stato dei lavori, incuriosito (come già nell’ultima visita) dalla nuova struttura. “Il Filadelfia – ha affermato Malagò – è uno stadio in cui si è fatta la storia. Vederlo nello stato in cui versava prima dei lavori era una ferita troppo grande, non solo per i tifosi granata ma per tutti gli appassionati di uno sport come il calcio. So la fatica che c’è stata, tutta la burocrazia, la ricerca di fondi per portare avanti il progetto. Con il nuovo Filadelfia il Toro sarà l’unica società di serie A a poter vantare un centro sportivo del genere nel cuore della città. Non ci saranno gli spazi di centri come Trigoria o Appiano Gentile, ma nessuna squadra con questa storia è riuscita a creare un quartier generale del genere in una zona così centrale della città”.

 

“Sono felice di quello che ho visto, chi ha una storia come quella del Torino deve investire per valorizzarla, così come è stato fatto qui”. Poi sull’inaugurazione: “Il 17 ottobre mi terrò libero, ma bisognerà andare avanti con questi ritmi per fare in modo che tutto venga completato”.

 

Sorrisi e una battuta al termine della visita: “Il giorno dell’inaugurazione so che avrò il mio seggiolino, è arrivato il bonifico, vero?”, ha detto Giovanni Malagò rivolgendosi a Cesare Salvadori, in riferimento all’iniziativa legata ai seggiolini alla quale il presidente del Coni ha partecipato, per omaggiare la propria compagna, di fede granata. 

 

 

 

 

 

 

 

 


Filadelfia, montati i pilastri del sistema anti veduta