I sardi sono reduci dalla vittoria in extremis contro il Benevento: il cambio in panchina ha portato il 3-5-2. MancherĂ Pisacane
Solo quattro punti in meno del Toro, quattordicesimo posto in classifica e morale in crescita. Sarà il nuovo Cagliari di Diego Lopez ad indirizzare il futuro di Sinisa Mihajlovic sulla panchina granata. Non è un mistero: dal risultato, e dalla prestazione, del posticipo di domenica prossima passeranno molte delle valutazioni di Urbano Cairo in vista di un possibile cambio al timone. Partita vitale, contro un’avversaria da tenere d’occhio. Certo, le cinque sconfitte delle ultime sei partite hanno segnato indelebilmente il campionato dei sardi, costretti ad esonerare Massimo Rastelli. Lopez, dopo l’esordio amaro contro la Lazio (3-0 senza appello), ha raccolto però i primi tre punti, nel turno infrasettimanale: 2-1 sofferto contro il Benevento alla Sardegna Arena, dopo un finale infuocato. Il pareggio di Iemmello in pieno recupero sembrava aver chiuso il confronto, ma a Pavoletti sono bastati sessanta secondi per battere Brignoli e regalare l’adrenalinica vittoria scaccia crisi.
Cambio in panchina che, oltre ad un successo atteso più d’un mese, ha portato ad una piccola rivoluzione tattica. Via la difesa a quattro, cardine del 4-3-1-2 rastelliano, spazio al 3-5-2. La notizia è che al “Grande Torino” non ci sarà Pisacane, uno dei pilastri della retroguardia, fermato da un problema muscolare. Per sostituirlo è pronto Capuano. La sfida contro il Benevento, poi, ha lanciato definitivamente Paolo Faragò (ex Novara, seguito anche dal Toro in passato). Un gol, quello del momentaneo vantaggio e un assist, trasformato in oro dalla testa di Pavoletti. Perno del centrocampo è indubbiamente Luca Cigarini, arrivato in estate dalla Sampdoria nell’ambito dell’operazione che ha portato Murru alla corte di Giampaolo. Ad assisterlo in mediana giostreranno due tra l’ex Juve Padoin, il giovane Barella, convocato da Ventura per gli ultimi impegni della Nazionale ed il fresco di rinnovo Ionita. Davanti, molte soluzioni: Sau e Pavoletti non sono certi del posto, subito dietro scalpitano Joao Pedro e Farias. Appuntamento a Torino, ore 20.45 di domenica: contro il Cagliari, il Toro si gioca la faccia.
Mi sbaglierò, @Roberto, ma credo che molto difficilmente Mihajlovic verrĂ esonerato, e non per lo stipendio da pagare, ma per il gioco “presunto” (potenzialmente) offensivo che porterebbe ai gol del Gallo. Che valgono almeno 4 milioni l’uno. Se fa 15 gol varrĂ 60? Fate i vostri conti.
Teoria possibile. UC non può permettersi di svalutare i propri giocatori, tantomeno Belotti.
Il destino di Mihajlović è segnato a meno di eventuali miracoli (vittoria domani e risultato positivo con l’Inter) Domani sarĂ salvato dal Gallo, che se giocherĂ sono sicuro che timbrera’ il cartellino e ci porterĂ alla vittoria, ma a quel punto con l’Inter sarĂ l’ultima partita di Mihajlović, che dire….lo… Leggi il resto »