La presentazione della Juventus / I bianconeri sono reduci da un inizio di campionato sottotono dopo l’arrivo di Pirlo
Con la sfida contro la Samp ormai alle spalle, il Toro di Giampaolo si prepara ad una delle sfide più sentite per i granata: il derby della Mole. La prossima avversaria, una delle più complicate di sempre,è reduce da un inizio di campionato complicato. Le possibilità di renderlo più alla portata del Toro ci sono e, se sfruttate, potrebbero trasformare la partita nel match della svolta definitiva. Anche i bianconeri stanno soffrendo il cambio in panchina che, dopo un’ananta iuttosto deludente con Sarri, ha visto subentrargli Andrea Pirlo, lo stesso del gol al 93′ al derby di andata nella stagione 2014-2015, destinato alla panchina della Juve B, ma che è stato poi messo al comando della compagine bianconera.
Juventus imbattuta ma quarta in classifica
La scelta azzardata dalla società non ha per ora ancora portato ai risultati sperati. Nonostante la permanenza di Ronaldo, la Juventus non sta riuscendo a rendere come in passato e la dipendenza dal portoghese si fa sentire. La riprova è arrivata nell’ultimo match di campionato con i bianconeri che, senza l’ex Real Madrid hanno strappato un misero pareggio contro il Benevento. Entrando più nel dettaglio sono infatti solamente 3 le vittorie conquistate sul campo, alle quali va aggiunto il 3-0 a tavolino contro il Napoli, oltre ai 5 pareggi rimediati. L’imbattiblità, marchio di fabbrica dei bianconeri, comunque permane, così come i punti in classifica che sono 17 (al pari di Napoli e Roma) e che valgono il 4° posto.
Cambi nel modulo e nelle preferenze con Pirlo al comando
Il colosso Juve non sembra comunque più lo stesso da dopo Allegri, seguito da Sarri. L’addio dell’ex Napoli ha portato a cambiamenti nel modo di giocare e nelle scelte tecniche della compagine bianconera: da un 4-3-1-2 che avrebbe dovuto assicurare il tanto decantato “bel gioco”, si è invece passati ad un 4-4-2. Ed anche sul fronte formazione Pirlo ha mostrato preferenze differenti dal suo predecessore. Oltre ad un calo inziale di Bernardeschi, risollevatosi poi in Nazionale, il ritorno di Morata, ma assente contro i granata, ha fatto scendere Dybala nelle gerarchie. La strada è ancora lunga anche per quanto riguarda la Champions, che vede i bianconeri in seconda posizione alle spalle del Barcellona nel proprio girone.