Torna “Il punto sull’arbitro” di Carlo Quaranta: ecco il giudizio su Paolo Tagliavento, che ha diretto ieri Torino-Sampdoria 2-2
Ancora una volta Paolo Tagliavento si è dimostrato un arbitro che, anche grazie alla sua esperienza, riesce a condurre in porto con personalità i match più delicati. Questo non significa che la conduzione di gara sia stata impeccabile, anzi qualche errore c’è stato ma si tratta di errori veniali, tali da non inficiare il naturale svolgimento della partita.
L’inizio della partita è stato subito scoppiettante con un gol dopo 20” e tre totali nel primo quarto d’ora ed in questo frangente Tagliavento è intervenuto più volte per interrompere il gioco risultando forse un po’ fiscale ma sostanzialmente equo. Al 5’ Falque non riesce a far sua la palla in area granata e rischia di commettere fallo aggrappandosi alla maglia di un avversario ma l’azione era già proseguita e l’arbitro non ha ravvisato gli estremi per la concessione del penalty. Dopo la prima mezzora l’atteggiamento del direttore di gara diventa meno intransigente, lascia correre di più e non ricorre all’uso dei cartellini: al 36’ un fallo di Quagliarella su Barreca, ad esempio, è al limite ma Tagliavento soprassiede così come poco dopo per un intervento da tergo di N’Koulou su Zapata sulla trequarti.
La prima ammonizione – inevitabile – è a carico di Strinic che al 59’ si aggrappa platealmente alla maglia di Baselli nel tentativo di fermarlo; un minuto dopo cartellino giallo anche per De Silvestri che tenta di colpire il pallone con la mano (“alla Maradona”) su un cross in area disturbando così il portiere blucerchiato. Al 63’ scaramucce tra Bereszynski e Niang, i doriani si lamentano per un presunto fallo di reazione del granata ma il direttore di gara spiega che ha visto tutto e non ci sono provvedimenti a carico di nessuno. Al 65’ in piena area ravvisato un offside dubbio a Niang su cross di De Silvestri. Al 74’ ingiustamente non rilevato un fallo su Gustafson a metĂ campo, l’episodio si ripete anche all’81’. All’83’ negato un calcio d’angolo al Torino: il tiro di Edera è deviato dalla schiena di un difensore avversario ma Tagliavento non se ne avvede e fa ripartire con una rimessa dal fondo a favore degli ospiti. All’88’ grave errore della terna arbitrale che ferma Belotti per una posizione di fuorigioco di Ljajic che si era disinteressato del pallone: giuste le proteste granata. Al 91’ ammonizione anche per Moretti per una trattenuta (in realtĂ reciproca).
Insomma, qualche errore nel finale per Tagliavento che ha diretto una partita delicata con qualche sbavatura ma nel complesso in modo equo. L’arbitro di Terni peraltro conferma la tendenza degli ultimi incontri nei quali ha incrociato il Torino che vede i granata uscire senza sconfitte dal campo: l’unica nella massima serie resta quella del 2008 sul campo della Fiorentina, per il resto sei vittorie e cinque pareggi.
Direzione d’esperienza il rigore su Liajc?!? Ha inchiodato la partita sul 2-2 con 2-3 decisioni assurde negli ultimi minuti. Non è ‘esperienza’ ma è l’arbitraggio all’italiana, quello per cui il pareggio è il risultato migliore. L’articolo è peggio dell’arbitraggio visto che è post moviole.
in veritĂ non ho visto neanche io casi che avrebbero potuto cambiare il match, solo x l’appunto la non concessione del calcio d’angolo e il fuorigioco su Belotti inesistente.
Direzione d’esperienza?? Forse ho visto un altra partita…