Il punto sull’arbitro della gara contro i viola, Calvarese, che con l’aiuto della tecnologia e degli assistenti, assicura un sereno svolgimento di gara

Noto per decisioni tutt’altro che ineccepibili in altre occasioni (vedi soprattutto caso black out di Padova nella stagione 2011/12), Gianpaolo Calvarese stavolta non ha inciso sullo svolgimento e sull’esito della partita con le sue scelte. Sono state poche, infatti, le occasioni nelle quali l’arbitro abruzzese si è messo in evidenza e, grazie all’aiuto fondamentale degli assistenti Schenone e Marrazzo, ha fatto la cosa giusta convalidando i due gol granata sui quali inizialmente, prima di rivedere le azioni al replay, si è nutrito qualche dubbio.

Niente di rilevante da segnalare fino al gol del Torino al 15’: Falque vince un contrasto con Salcedo sull’out destro e si invola verso la porta, poi appena entrato in area conclude di sinistro sul palo lungo. I viola protestano per un presunto tocco di braccio dello spagnolo ed in effetti al momento del contrasto con Salcedo il pallone carambola sull’arto del granata che tuttavia è in posizione naturale e non c’è alcuna volontarietà di trarre vantaggio; peraltro sulla traiettoria del tiro si trova il compagno di squadra Boyé in posizione irregolare da giudicare se attiva o passiva e forse su questo secondo aspetto potrebbero esserci maggiori dubbi. Al 34’ Calvarese chiude un occhio su un intervento piuttosto duro di Salcedo e due minuti dopo ammonisce invece Castan per un fallo su Borja Valero in posizione interessante per la squadra di Paulo Sousa. Al 40’ non interviene per fermare un’azione pericolosa viziata da un tocco di braccio dello stesso Borja Valero in area granata. Corrette invece le segnalazioni di offside da una parte e dall’altra (in particolare su Kalinic che anche al 44’ si trova al di là di tutti i difensori granata sugli sviluppi di un calcio di punizione). Al 55’ ammonito Sanchez per un intervento in scivolata su Acquah in corsa. Al 60’ è regolare il raddoppio del Torino: sull’assist pregevole di Falque, Benassi si trova tutto solo davanti a Tatarusanu ma al momento del lancio il capitano granata era tenuto in gioco da Tomovic, bravo l’assistente a tenere bassa la bandierina. All’80’ cartellino giallo anche per Salcedo che atterra Belotti, poi l’arbitro di Teramo fischia qualche fallo un po’ troppo generoso ma al 91’ non rileva due possibili falli su Belotti sulla linea di fondo dell’area viola, il primo di Milic e il secondo di Zarate. Contrasti non netti ma su entrambi i quali l’arbitro avrebbe potuto prendere il provvedimento del penalty sebbene Belotti si fosse rialzato prontamente avendo ancora il pallone nella sua disponibilità.

Da segnalare, infine, un’importante novità sperimentata per la prima volta proprio in Torino – Fiorentina (e Milan – Sassuolo disputata in contemporanea) data dall’introduzione del VAR (Video Assistant Referees), cioè dalla tecnologia a supporto degli arbitri che tuttavia in questo caso non prevedeva l’interazione tra il giudice VAR (Irrati) e il giudice in campo (Calvarese). In questo caso, dunque, Irrati a fine partita ha stilato un referto in cui indicato i rilievi che avrebbe fatto durante il match. Il Var si potrà utilizzare solo in quattro casi ben specifici: gol/non gol, rigore, espulsioni, scambi di persona e la decisione da rettificare andrebbe presa nell’arco di 12 secondi. Solo un esperimento, dunque, per oleare i meccanismi in vista dell’applicazione su tutti i campi di calcio a partire da gennaio 2018. Infine, per la statistica va annotata la prima vittoria assoluta del Torino in serie A con l’arbitro Calvarese con il quale il bilancio totale in quindici partite è di 2 vittorie, 5 pareggi e ben 8 sconfitte.