Torna “Il punto sull’arbitro” di Carlo Quaranta: ecco nel dettaglio la prestazione del direttore di gara Maurizio Mariani

Difficilmente un arbitro può finire nell’occhio del ciclone al termine di una partita finita con un risultato così netto e che praticamente non è mai iniziata dal momento che i granata dopo 11’ di gioco si trovavano già sul 2-0 e Maurizio Mariani non ha fatto eccezione a questa regola.

Pochi problemi per l’arbitro della sezione di Aprilia che ha diretto sin dall’inizio in modo inflessibile, interrompendo il gioco spesso ma senza usare a tutti i costi il bastone ad ogni episodio: al 7’ ad esempio Tachtsidis rischia l’ammonizione per un intervento su Baselli ma Mariani soprassiede. Al 21’ Falque termina a terra in area sarda, i granata reclamano ma Mariani giustamente lascia proseguire (intervento fortuito e veniale). Al 27’ il primo cartellino giallo è proprio per Baselli autore di un fallo da dietro a metà campo su Ceppitelli (provvedimento che ci può stare).

Al 49’ anche Pisacane rischia per un intervento duro su Falque ma anche in questo caso l’arbitro lascia correre. Al 57’ l’episodio clou: Belotti entra in area cagliaritana e viene atterrato da Tachtsidis, il fallo è netto ed il penalty a favore del Torino è una logica conseguenza. Ingiustificate le proteste di Farias (ammonito) e soprattutto Dessena (espulso) il quale, nel tentativo di dissuadere l’arbitro, gli mette le mani addosso: in questo caso Mariani non fa finta di niente e, nonostante il risultato già abbondantemente acquisito ed il rigore appena concesso, non si esime dall’espellere il capitano rossoblu senza passare prima dalla semplice ammonizione. Gli ultimi minuti poi non regalano più alcuna emozione e l’unica situazione da annotare resta il cartellino giallo per Ceppitelli per un fallo su Barreca al limite dell’area.

L’operato del direttore di gara è stato dunque soddisfacente; bravi anche gli assistenti nelle (poche) segnalazioni di fuorigioco. Con Mariani per il Toro sei vittorie, un pareggio e due sconfitte.