L’analisi dell’arbitraggio di Ermanno Feliciani, direttore di gara della sfida tra Torino e Hellas Verona
In parte per merito suo ed in parte per quello dei giocatori in campo e delle circostanze favorevoli, Ermanno Feliciani, arbitro della sezione AIA di Teramo alla prima direzione in assoluto con le due squadre, ha disputato una gara quasi impeccabile commettendo pochi errori e dimostrando buona personalitĂ .
Giusta l’ammonizione di Magnani
Puntuale all’8’ nell’estrarre il primo cartellino giallo per punire un’entrata in ritardo di Magnani su Ricci mentre al 13’ si prende qualche rischio Seck autore di un intervento su Duda non lontano dall’area di rigore granata per il quale Feliciani fischia il calcio di punizione. Fortuito il contatto tra Sazonov e Suslov al 19’ che costa l’infortunio al piede del difensore georgiano, buon approccio anche nel dialogo con i calciatori e nel governare il piccolo battibecco tra Soppy e il tecnico degli scaligeri Baroni per il quale l’arbitro non prende provvedimenti.
Il giallo di Tameze e il check sul possibile rigore in favore del Toro
La seconda ammonizione del match, anche questa giusta, giunge solo al 71’ per Tameze che ferma con un fallo tattico Suslov. Al 74’ checking penalty dopo un colpo di testa in area di Tameze il quale chiede un tocco di braccio di Magnani che però le immagini non dimostrano e il gioco riprende regolarmente. Al 78’ rischia Lazovic che commette un intervento scorretto col braccio sul volto di Soppy. Qualche mugugno nel finale da parte dei granata per una ripartenza promettente interrotta senza concedere il vantaggio per assegnare una punizione per un offside dei gialloblu segnalato tardivamente ma la stessa cosa, a parti invertite, era accaduta nel primo tempo.
Promosso dunque l’arbitro abruzzese alla terza direzione stagionale in serie A ed all’ottava complessiva dopo il debutto lo scorso anno in Empoli – Sassuolo.
Se è promosso lui è bocciato il VAR o viceversa.