L’analisi dell’arbitraggio di Marchetti per Torino-Fiorentina: errore clamoroso nell’occasione del rosso a Ricci
È incappato in una serata no Matteo Marchetti, arbitro designato per la sfida della 27^ giornata tra Torino e Fiorentina disputatasi al Grande Torino sabato sera. Il direttore di gara della sezione AIA di Ostia, infatti, non è riuscito a prendere le decisioni giuste nei momenti topici del match finendo per perdere di mano la gara ed innervosendo un po’ tutti. In generale Marchetti ha palesato diverse indecisioni soprattutto a livello gestionale che hanno compromesso la prestazione sua e dei giocatori.
L’analisi
Al 7’ la prima sanzione disciplinare per Marchetti il quale, un attimo dopo l’impatto tra Ilic e Biraghi checausa l’infortunio del granata, ammonisce Ranieri per un’entrata imprudente e pericolosa al limite del rosso su Bellanova. Al 19’ l’arbitro si avvale del check del VAR Sozza per valutare un eventuale tocco di braccio di Belotti in area viola dopo una deviazione aerea ravvicinata di Ricci: le verifiche dimostrano che il tocco avviene con la spalla e non è dunque punibile. Al 38’ invece il VAR è decisivo per annullare il gol di Zapata il quale, prima di calciare in porta, si aiuta con un’evidente spinta a due mani su Milenkovic disinteressandosi del pallone. Marchetti ben piazzato non aveva ravvisato la chiara scorrettezza convalidando il gol. Nell’occasione ammonito Beltran (diffidato) per proteste. Al 49’ Nico Gonzalez e Ricci saltano contendendosi un pallone aereo ma il centrocampista granata sbraccia colpendo il viola sul volto: giusta l’ammonizione comminata a Ricci e anche quella a Juric per proteste.
L’episodio chiave
Appena due minuti dopo l’episodio che cambia la partita: Arthur commette fallo su Ricci in ripartenza il quale, dopo essersi rialzato, chiede l’ammonizione del brasiliano in modo plateale ma senza rivolgere parole offensive o lesive nei confronti del direttore di gara che tuttavia, senza adoperare il minimo buonsenso gestionale, opta per il secondo giallo all’indirizzo di Ricci anziché ammonirlo solo verbalmente e soltanto dopo provvede ad ammonire Arthur (provvedimento che non prende tempestivamente e che sembra adottare solo per “rimediare” in qualche modo all’errore).
Nel corso della ripresa ancora qualche errore di valutazione minore e nel finale arrivano anche il cartellino giallo per Barak all’81’ per fallo su Bellanova (ed anche in questo caso l’intervento col piede sollevato è al limite) e le ammonizioni per i due tecnici Italiano e Juric (che viene allontanato dal campo avendo già ricevuto il primo giallo nel primo tempo). Insomma, una partita non condotta certo nel migliore dei modi dall’arbitro laziale, anzi incattivita dalle sue (in)decisioni.
Il bilancio
Per lui si è trattato del quarto incrocio complessivo col Torino e ora il bilancio conta 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte.
dunque, riassumendo … quest’anno crescita della cairese un po’ tarpata dagli arbitri … nei 18 anni precedenti invece ?
tra l’altro, chi è che ha detto ‘un vincente trova sempre una strada, un perdente trova sempre una scusa ?’ non me lo ricordo… però sono certissimo che non è Carie
Altra occasione persa per evitare di scrivere boiate
uuuuu … come si irrita claudietto quando gli si tokka il suo urbanetto
L’ articolo parla della prestazione dell’ arbitro caro testa di legno, non è possibile mettere sempre in mezzo Cairo in qualunque discussione di campo. Lo capisci o bisogna farti un disegno?
ma dai, sei capace di fare un disegno ? sei davvero precocissimo per i tuoi 2 anni …
Non contiamo nulla, e questa è una delle ragioni per cui gli arbitri con noi fanno da decenni quello che vogliono. Poi c’è un dato di fatto. A ogni campionato c è una squadra rivelazione, l’outsider che vola alto alla faccia di ogni pronostico. Quella squadra, da che Sergio Rosdi… Leggi il resto »
quindi, colpa degli arbitri o dei giocatori… magari anche dei tifosi o del meteo… colpa dei PRESINIENTI come l’attuale pagliaccio del nulla ovviamente no, non sia mai …
È scontato il fatto che non contiamo nulla, come ho scritto, perché abbiamo il presidente che abbiamo. Ma già che ci siamo, diciamolo: il trio Cairo Vagnati Juric non ci porterà da nessuna parte. Mai.
La spinta “a due mani” di Zapata l’asino non l’aveva vista perchè era lievissima. Il VAR l’ha ingigantita facendolo sbagliare.