Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia, che si concentra sulla manifestazione di un gruppo di tifosi del 5 dicembre scorso

La manifestazione dei tifosi granata del 5 dicembre ha messo a nudo alcune criticità in seno alla tifoseria che, manifestatesi platealmente con la scarsa partecipazione all’evento, ha di fatto rafforzato la posizione del presidente Urbano Cairo. La scarsa partecipazione è figlia di tante situazioni che nel tempo si sono venute a creare. Intanto partiamo dal presupposto che 16 anni mediocri come gli ultimi vissuti dal Torino non li ha vissuti nessun’altra società e dunque la fisiologica conseguenza è stata quella di perdere praticamente una generazione intera di tifosi. Certo, resta l’eroico figlio di Bonucci che nonostante tutto, ha deciso di tifare Toro (grazie al Gallo), ma quanti altri bambini si saranno innamorati di una squadra perdente come il Torino FC? Immaginate se il Milan o l’Inter avesse perso negli ultimi 16 anni la stessa percentuale di derby persa dal club granata. Cosa sarebbe successo? Probabilmente alcuni tifosi si sarebbero allontanati e altri avrebbero scelto di tifare la rivale, con la logica conseguenza di perdere un intero rinnovo generazionale. A questo aggiungiamoci le scarse politiche di fidelizzazione che la società ha messo in atto, ecco che il bacino di utenza di tifosi si è drasticamente ridotto.

La manifestazione contro Cairo del 5 dicembre

In secondo luogo alcuni modi di fare da parte degli organizzatori sono stati, a mio modo di vedere, sbagliati. A volte, magari spinti da un senso di frustrazione, ci si è messi nella posizione “con noi o con Cairo”, senza magari vedere come tra i tifosi ci sono tante sfaccettature che non possono necessariamente essere catalogate in due schieramenti antitetici tra loro. Tuttavia devo altresì dire che negli ultimi giorni che hanno preceduto la manifestazione, ho colto favorevolmente l’atteggiamento di una parte degli organizzatori che ha cercato in più modi di convincere anche persone lontane nel loro modo di pensare o con le quali addirittura hanno avuto scontri anche aspri, ad essere presenti per il bene del Toro. Questo gesto per me è da apprezzare perché mirato ad unire. Ed infatti alla manifestazione ho visto che hanno partecipato persone che per diversi motivi non si apprezzano a vicenda, ma che ciò nonostante hanno condiviso lo spirito della manifestazione.

La tifoseria non è compatta

Ciò che invece mi ha stupito negativamente è stato leggere urla di giubilo, risate sguaiate e parole offensive, da parte di chi si dice contrario a Cairo, che apparentemente si dà da fare per il Toro, ma che denigra, attacca e offende gli altri tifosi, pontificando da non si sa bene quale piedistallo. C’è anche chi, nei mesi addietro, ha addirittura sfruttato il Toro per motivi politici, o che ha realizzato collage fotografici per screditare membri dell’organizzazione. Davvero, cose dell’altro mondo!

Ma come si può pretendere di mandare via Urbano Cairo se prima di tutto la tifoseria non è compatta? È una battaglia persa in partenza, soprattutto perché dobbiamo metterci in testa che se il presidente non vuole vendere, non esiste modo per obbligarlo a farlo. Mi permetto di suggerire agli organizzatori e a chi vuole il bene del Toro, che forse al momento bisognerebbe cercare di trovare un compratore. È difficile, se non impossibile, ma è l’unico modo che si avrebbe per poter mettere Cairo con le spalle al muro. Quando si leggono articoli di presunti proprietari di catene fast food o presunte digital bank mediorientali intenzionati a rilevare il Toro, mi viene onestamente da sorridere. Perché qual è il senso di dare una notizia vaga senza dettagliarla nell’unica informazione utile per i lettori, vale a dire il nome di chi vorrebbe acquistare il Toro?

Se i tifosi che vogliono un futuro diverso per il Torino riuscissero ad organizzarsi per trovare in lungo e in largo nel globo terrestre un compratore, allora probabilmente convincere alla partecipazione altri tifosi, anche quelli più scettici, sarebbe sicuramente più semplice. Resta comunque il fatto che i maleducati ed i volgari che si arrogano il diritto di gioire per una manifestazione pacifica mal riuscita e fatta a fin di bene, sarebbe sempre meglio averli lontani da ogni cosa sia Toro.

Il Toro è fratellanza non individualismo. Fare la corsa ad accaparrarsi il vuoto di potere al momento esistente, ne accelererebbe ancor di più la morte.

Urbano Cairo
Urbano Cairo
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ultimo aggiornamento: 09-12-2021


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GK 72
GK 72
3 anni fa

“Mi permetto di suggerire agli organizzatori e a chi vuole il bene del Toro, che forse al momento bisognerebbe cercare di trovare un compratore”.

Da domani comincio a suonare i campanelli.

Per piacere, siamo seri, ora sono i tifosi a dovere cercare un compratore???

Alberto Fava ( Gigi Marengo for President ).

“ Resta comunque il fatto che i maleducati ed i volgari che si arrogano il diritto di gioire per una manifestazione pacifica mal riuscita e fatta a fin di bene, sarebbe sempre meglio averli lontani da ogni cosa sia Toro.“
Il solo paragrafo che condivido .

odix77
3 anni fa

mi verrebbe da chiedere come invece qualificare coloro che invece insultrano tutti coloro che decidono di tifare Toro, cairo o nomn cairo, e sono tanti direi quasi tutti quelli che non hanno partecipato alla manifestazione…. quindi ampiamente la maggioranza , etichettati dai soliti noti come fuxia , non tifosi della… Leggi il resto »

madde71
madde71
3 anni fa
Reply to  odix77

pisellino livoroso et astioso,tu non parteciperai mai a nessuna manifestazione che abbia soggetto il Toro,vero? Evola ti ha inquadrato bene.
ora insultami pure,sfoga pure la tua rabbia il tuo astio,se ti aiuta è volontariato che faccio volentieri. sfigato pure come sottoprodotto

odix77
3 anni fa
Reply to  madde71

continui a rappresentare il nulla piu totale con commenti che hanno contenuti pari a zero… ma ti conosciamo bene su questo sito non c’è da stupirsi.

madde71
madde71
3 anni fa
Reply to  odix77

pisellino tu vai allo stadio? son pochini,quindi..ma x te è troppo,capisco

Pedric
3 anni fa

Il Toro e il popolo granata mi ricordano rispettivamente Steve McQueen e Dustin Hoffmann in papillon,..
La zattera di cocchi è pronta. Ora si tratta di buttarla dalla scogliera e di raggiungerla in mare., poi la fine sarà la stessa.

Tanti auguri caro Toro: grazie, comunque vada mi fai sentire un gigante

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