Se è per il Covid ovviamente mi dispiace, ma il mondo va comunque avanti ed una società deve avere un uomo al suo timone.
Qualcuno sostiene che ieri si sia fatta una buona partita… peccato che il risultato però segni un due a uno per una gobba tra le peggiori di tutti i tempi; a mia memoria, una gobba simile solo a quella allenata da Maifredi nel ’90. Un due a uno che domani, con molta probabilità, ci catapulterà a ben quattro punti di distacco dalla quart’ultima. Una partita talmente ben giocata che ha portato la nostra eccezionale difesa a migliore il proprio record, passando dai 22 ai 24 goal subiti: 2,2 goal a partita, record che travalica persino i confini nazionali. Eppure leggo pagelle con sufficienze a tutto il reparto difensivo, persino al centrale Lyanco che, per ben due volte, non ha coperto sulla penetrazione dei gobbi, regalando loro i due goal… forse per dare le insufficienze occorrono almeno 4 palle in rete? Mistero delle pagelle.
Una partita che ha portato il povero Giampaolo, a fine partita ed ormai conscio che di razionale non vi sia più nulla, a ricorre all’ecclesiastica frase che dà senso all’inspiegabile: “occorre aver fede”. A questo punto attendo con terrore la prossima sconfitta, per il timore di sentir dire dal mister che “le vie del campionato sono imperscrutabili”. Un mister abbandonato da tutti e lasciato solo a fronteggiare la giusta rabbia del popolo granata; il tanto vituperato (in parte anche a ragione) Petrachi in queste situazioni mostrava la faccia, di Vagnati invece non v’è traccia. Non sarà che la riapertura dei negozi l’ha portato in via Monte Napoleone ad acquistare gli ultimi dettami della moda?
E dov’è chi dovrebbe spiegare al giovane Segre che le maglie dei gobbi servon solo quali mappine per pulire i cessi delle caserme e non si esibiscono orgogliosamente a fine derby. Un comportamento di Segre certamente gravissimo, ma ancor più grave è la mancanza in società di soggetti che sappiano far capire a questi ragazzi cos’è il Toro e cosa son i gobbi. Un’ora di Pupi nello spogliatoio prima della partita ed il giovane figlio del nostro vivaio mai avrebbe posato per quell’orrida foto, esibendo quell’orrida maglia, con su riportato quell’orrido nome. Ma Pupi darebbe però fastidio al conduttore, al pari di ogni autentica leggenda granata, ed allora… giammai li si porti in società. Meglio avere un Segre gioioso per aver ricevuto al maglia di Dybala che il rispetto del nostro essere, della nostra storia, della nostra tradizione.
Comunque sia non mi incazzo più di tanto per il derby perso, ove e come solito, la sufficienza (più che piena) spetta esclusivamente al solito immarcescibile capitan Belotti ed al giovane Singo. Giunti in quindici anni alla 19° sconfitta su 23 derby, il risultato mi scivola sulla pelle come l’acqua sulla pietra. Ma ciò che mi chiedo è perché, al di là di Giampaolo che è obbligato a farlo per contratto, nessun altro parli pubblicamente di un Toro in piena zona retrocessione, illustrando ai tifosi quali contromisure intenda assumere la società per porre una pezza su una stagione che dir rocambolescamente devastante è dir poco.
Un “nessun parla” che rivolgo a chi, più di ogni altro, dovrebbe assumersi le responsabilità del momento, adottando le necessarie misure per togliere se stesso e tutti noi dalla melma in cui ci dibattiamo: il cav.Urbano Cairo da Masio. Ebbene sparito dai radar, nessuno sa più dove sia. Qualcuno sostiene che il Covid19 con lui sia stato piuttosto duro, bloccandolo tutt’ora. Se così è ovviamente mi dispiace, ma il mondo va comunque avanti ed una società deve comunque avere un uomo al suo timone.
In marineria si parla di primo e secondo ufficiale. Nelle società di vicepresidenti, ruolo nel Torino f.c. ricoperto dal padre di Urbano. Ed allora, se il presidente è impedito per fatto sanitario, sia Giuseppe Cairo a parlare quale vicepresidente. E se l’età gli è di peso per farlo, sia almeno uno dei membri del CdA a spiegare situazione e contromisure a noi tifosi. Non mi interessa se lo farà Federico Cairo, figliolo dell’Urbano, o Giuseppe Ferrauto, onnipresente al fianco del presidente in tutte le principali sue uscite pubbliche e membro del CdA della Fondazione Filadelfia, o Uberto Fornara, che non conosco, o Marco Pompignoli, che fu presenza costante durante le trattative del 2005.
Mi basta che uno di loro, vista l’impossibilità a farlo del cav.Urbano, ci parli a nome della società. E chiedere troppo? E cercare la polemica a tutti i costi? Penso proprio di no, mi pare anzi il minimo dovuto ad una tifoseria che vede la propria squadra affondare di settimana in settimana sempre più giù; che vede una squadra ormai nel baratro della retrocessione. Invece nulla. Nessuno parla, nessuno si assume responsabilità, nessuno spiega quali siano le contromisure che si andranno ad adottare per evitare la cadetteria. Tutto tace, tutti son spariti dalla scena.
D’altra parte, chi se ne frega di quei quattro tifosi; debbono solo ringraziare chi da quindici anni sistematicamente invade televisioni e giornali quando si vince e sparisce quando si perde. Un modus comportamentale ormai consolidato del cav. Urbano Cairo.
Oggi ha parlato, del niente come spesso gli capita. Io mi aspetto solo che agisca rapidamente, entrando nello specifico, che se ne vada, per sempre.
cairesefc GAME OVER
CAIRO VATTENE.
oggi ha parlato ma era molto meglio se continuava a stare zitto ci ha presi per il culo dicendo che ha visto un bel gioco contro i gobbi abbiamo giocato 85 minuti nelle nostra area con zaza da ammazzare per il gol mangiato con sirigu da mettere in panchina velocemente… Leggi il resto »
Quando il Milan, lo scorso anno, ha attraversato una situazione simile alla nostra (assai migliore in termini di punti ma comunque critica), Maldini ci ha messo la faccia, Boban si è dimesso (più o meno spontaneamente), Giampaolo è stato sostituito. Ora il Milan è primo in classifica. Merito solo di… Leggi il resto »
D’accordissimo con le ultime due frasi conclusive. È ineccepibile: la Cairese non è una società. Ci andrei però piano ad esaltare le qualità dell’A.C. Milan. È una società (e una squadra) da Europa League al massimo, da raggiungere con i preliminari. Anche ieri sera ha dimostrato di essere tutto tranne… Leggi il resto »
Non intendevo esaltare nessuno. Volevo solo evidenziare come si comporta una società (anche non top come giustamente sottolinei) e dei dirigenti (anche non eccezionali) che tuttavia possono fregiarsi del nome di società e dirigenti. Noi non abbiamo né società né dirigenti degni di tal nome. Ed il peso specifio di… Leggi il resto »
Non è notevole. È quasi totale!