Un altro derby non vinto, un pari che serve solo ad aggiornare le statistiche dell’era Cairo
Dominare (per un tempo) ma non vincere serve solo ad aggiornare la solita statistica, quella che vede il Toro dell’era Cairo costretto a ripetersi, di anno in anno, di aver vinto solo un derby raccogliendo pochissimi punti. Pensare di essere lì ad un passo dal farcela, di nuovo e finalmente, e invece ritrovarsi al triplice fischio ad essere contenti per un punto. La fotografia stavolta è quella di Lazaro che ha la palla giusta e spara alto sopra la traversa, l’ultima delle tante scattate in questo ventennio. Il solito film degli ultimi 19 anni, con buona pace di chi stavolta, come le ultime del resto, credeva che potesse essere la volta buona. Qualcosa aveva convinto i più ottimisti che sarebbe potuta andare diversamente, la realtà è che questa è una squadra tenuta insieme da una colla che si chiama Juric e che al di là dei buoni risultati dell’ultimo periodo dovrà sperare in diversi incastri (o in un mezzo miracolo) per lottare ancora per l’Europa. Cosa c’è di buono in questo punto? Il punto e basta, che muove la classifica. Emergono invece tutti insieme i problemi: l’attacco che fa fatica, la qualità in panchina che non c’è. E intanto si aggiorna quella statistica: una vittoria, sei pareggi, 23 sconfitte, Coppa Italia compresa.