Piedi per terra dopo il 4-0 alla Fiorentina: sì, perché le ultime stagioni non si dimenticano. Ma almeno Juric ha ridato la possibilità di sognare

Non parliamo d’Europa, non ancora, forse perché scottati da due stagioni deludenti. Eppure le premesse ci sarebbero tutte. C’è un allenatore che non sembra di passaggio, non quanto gli ultimissimi: la squadra lo segue – e non è scontato – il presidente ha capito che lo dovrà ascoltare (se lo farà o meno è un’altra questione), i risultati gli danno ragione. Ci sono i risultati e non era scontato dopo due stagioni deludenti che hanno oltretutto visto due squadre, Atalanta e Milan, umiliare il Torino in casa sua, con sette gol che resteranno una macchia indelebile. C’è una squadra che ha entusiasmo e che nel rinnovarsi ha rotto col suo recente passato molto di più di quanto non sia accaduto dodici mesi fa. E non c’entra la rivoluzione, anche perché di rivoluzione non si può parlare, ma la capacità di far rendere al meglio i giocatori a disposizione e riuscire anche ad avere il coraggio di tagliare quelli meno utili (dalle scelte almeno, prima che ci pensi il mercato a fare il resto). Premesse che basterebbero: non qui, dove è diventato quasi normale aspettarsi la fregatura, da un momento all’altro. Forse stavolta non c’è, forse stavolta è la volta buona, diremmo senza temere di ripiombare nel baratro degli ultimi due anni. Restare con i piedi per terra aiuta a non pensare troppo: però vuoi mettere sognare un pochino, come sta facendo Gemello dopo il bellissimo esordio? Questo è già un traguardo, ancor prima dell’Europa: poterlo sognare. E non era scontato.

Antonio Sanabria
Antonio Sanabria
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ultimo aggiornamento: 11-01-2022