Sfuma l’unica trattativa in entrata, resta in cassa il tesoretto: il Torino chiude a mani vuote, Mazzarri senza acquisti. Così la scalata è più difficile

Zero acquisti (fa sorridere considerare tale il moldavo Damascan, nemmeno ufficializzato e in arrivo solo la prossima estate) e qualche cessione. In questo il presidente Urbano Cairo ha superato se stesso: mai aveva chiuso la sessione invernale con un bottino così magro. Nessun botto finale, nessun rinforzo per Mazzarri. E la corsa all’Europa? Le scelte del patron e quelle del direttore sportivo Petrachi, l’uomo che opera sul mercato, vanno in una direzione ben precisa. Dicono che al Toro non serve nulla di più per puntare a quell’obiettivo. Eppure la classifica racconta un’altra storia: quella di una squadra che al momento è decima e che fa la corsa al sesto o settimo posto – ma quest’ultimo potrebbe non bastare – avendo a che fare con avversarie (Milan, Atalanta e Sampdoria) molto più attrezzate. Impossibile non accorgersene, pericoloso far finta di nulla.

O forse, molto più semplicemente, l’obiettivo non è quello che pensiamo: forse il Toro ha deciso che va bene così. Che la rosa a disposizione, quella prima in mano a Mihajlovic e ora a Mazzarri, è all’altezza. Oppure che non è nei programmi, ma sarebbe quantomeno bizzarro, tentare una scalata verso le posizioni che contano. Una volta, di questi tempi, arrivavano i Menga, i Kabasele, i Vesovic e i Carlao, puntualmente presentati come grandi acquisti ma che si rivelavano veri e propri pacchi, completamente inutili alla causa. Il cambio di strategia non ha sortito effetti migliori: trattative estenuanti e al ribasso, frasi sibilline del presidente, tesoretto ancora al sicuro, nelle casse societarie. Chissà quale storiella verrà raccontata adesso per giustificare l’eventuale fallimento: al massimo si darà la colpa a Sinisa Mihajlovic.


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Dante
Dante
6 anni fa

L’importante che sia la squadra da Europa non il mercato, cara la mia incompetente direttora

Mex75
Mex75
6 anni fa

Il calcio di oggi divide le squadre in 2 tipologie: 1) Quelle che fanno il mercato per il campionato (per vincere e ambire alle posizioni che contano) 2) Le squadre che fanno il campionato per il mercato ( giovani da lanciare, scommesse da rivalutare, plusvalenze, ecc..) Ad oggi, noi siamo… Leggi il resto »

Ario
Ario
6 anni fa

l’anno scorso a metà giugno un utente storico di sto sito,uno che si appalesa più che altro alla sera, è entrato abusivamente sul mio profilo facebook.
infatti da allora non ho più scritto qui sopra.
se lo fai di nuovo, stavolta ti denuncio.

La “spina attaccata” serve a vincere (a volte): ma così non può bastare

Questo sì che è il Toro di Mazzarri