Le altre si rinforzano, il Toro non fa mercato: e intanto sfuma un altro obiettivo mentre sabato ci sarà un’altra partita da non sbagliare
Una bella parentesi durata centoventi minuti: non c’erano classifiche imbarazzanti, né partite da giocare alla morte per non retrocedere. Solo un Torino che non ha certo dato il meglio di sé in fase offensiva ma che è riuscito a trascinare fino ai rigori il Milan. Una parentesi già chiusa: siamo di nuovo qua, nove giorni dopo l’apertura del mercato, ad aspettare la sfida di sabato con lo Spezia e a commentare le zero operazioni in entrata a fronte di una Serie A, specie nelle zone meno nobili, che si muove alla ricerca di giocatori in grado di cambiare gli equilibri. La Sampdoria ha preso quel Torregrossa che il Torino aveva già messo nel mirino la scorsa estate, il Cagliari Nainggolan, il Genoa Strootman. La Fiorentina – non l’Inter, non il Milan, la Fiorentina, in lotta come la squadra di Giampaolo per non retrocedere – sta corteggiando Gomez. Tutte si muovono provando a correre ai ripari, giudicando non sufficiente quanto fatto finora. Tutte tranne il Torino, che per ora al massimo si priverà di un centrocampista (di Meité forse non sentiremo la mancanza, ma ha senso lamentarsi del calendario e non poter contare su un calciatore per 10 giorni perché promesso al Milan?) e poi forse aspetterà di capire quanto diventerà difficile la situazione dopo la partita di sabato.
Solitamente i casi sono due, quando si arriva a questo punto della stagione nelle condizioni del Torino. La società ritiene il lavoro dell’allenatore soddisfacente nonostante i risultati, insiste nel confermarlo e cerca di migliorare per quanto possibile la squadra, per dargli una mano. Oppure, al contrario, la società giudica la squadra in grado di raggiungere gli obiettivi perché già competitiva. In questo caso, se la classifica penalizza il gruppo, a pagare è l’allenatore. Col Toro siamo al paradosso: si conferma l’allenatore nonostante i non risultati e si ritiene la squadra sia a posto così, nonostante i non risultati. Il rischio è che quando ci si accorgerà che la strada è sbagliata sarà troppo tardi.