Un Toro che si è sciolto come neve al sole, quello di San Siro: tra le poche note positive l’ingresso di Millico e Singo. I giovani che hanno voglia e coraggio meritano di giocare

Vedi De Silvestri che ormai non corre più, un Izzo irriconoscibile, Rincon che è il fantasma di quello delle scorse stagioni, Berenguer che entra e passeggia per il campo, Ansaldi che va a fasi alterne. Vedi i titolari, i veterani (con pochissime eccezioni), arrancare aspettando – forse – che questo campionato finisca. E poi vedi giovani che invece hanno coraggio, che hanno voglia di mettersi in mostra. E ci provano senza farselo ripetere due volte, nonostante i pochi minuti a disposizione. Così ieri per esempio hanno fatto Singo e Millico. A gara in corso, su un campo importante come quello di San Siro, l’attaccante classe 2000 non ci ha messo molto ad entrare in partita, a far vedere qualche perla del proprio repertorio. Il fatto che il Toro stia ancora inseguendo la salvezza non lo aiuta: scampoli di partita rendono di norma più difficile mettersi in luce. Però viene da pensare quanto invece non sarebbe più utile provare a far giocare di più chi ha dimostrato nelle rare occasioni in cui è stato impiegato di avere la voglia di dare tutto senza se e senza ma.

Longo non è certamente tra quegli allenatori che fanno fatica a far giocare i più giovani: lo ha fatto anche in queste gare post lockdown, seppur non concedendo lunghi spezzoni. Lo ha fatto nonostante il Toro sia chiamato a giocarsi la permanenza in A. Ma anziché sperare che la salvezza arrivi al più presto per poi dare più spazio a Millico e compagni, non sarebbe invece il caso di giocarsela con chi ha dimostrato di avere davvero voglia di disputarle, queste partite?

TAG:
home

ultimo aggiornamento: 14-07-2020