Editoriale / Il Torino ha in casa la Storia: lasciar andare Belotti senza nemmeno provare ad accrescere le ambizioni lascerebbe una macchia indelebile
È già entrato nella Storia, quella con la maiuscola, quando ancora, della storia tra lui e il Torino, manca il capitolo in cui si scioglie l’intreccio e si svelano i misteri. Andrea Belotti si ricorderà di quel giorno ad Empoli, quando è entrato e ha cambiato il verso di una partita che al Toro stava scivolando di mano. Tre gol per vincere, di cui due su rigore, e portare la squadra al decimo posto. Tre gol per arrivare a 100 totali, in Serie A, con la maglia granata addosso. Davanti al Gallo adesso c’è solo Paolino Pulici (a 134). C’è solo, cioè, il miglior attaccante che abbia mai vestito i colori del Toro. Vuol dire che la Storia, Andrea da Calcinate, se l’è conquistata per davvero.
Otto gol e doppia cifra vicina: ma il Toro può fare a meno delle reti del Gallo?
Con quelli del “Castellani”, Belotti ha fatto otto gol in un campionato nel quale è stato ai box per infortunio in sedici partite su trentacinque. Ne ha giocate solo tredici dal primo minuto e, nonostante questo, ora è a meno due dalla doppia cifra, che sarebbe la settima consecutiva (e anche questo è un record di Pulici). La domanda sorge spontanea, a questo punto: ma il Toro è pronto a fare a meno dei suoi gol? Se è vero, come si può sostenere, che un attaccante come Sanabria – sei gol in ventidue partite da titolare quest’anno – può dare tanto, sul piano del gioco, è altrettanto vero che un attaccante come Belotti è capace di cavar fuori gol e punti anche nelle giornate in cui la squadra gira meno fluida. Tanto è vero che, nel deserto degli ultimi due anni, è stato sempre lui, a segnare le reti decisive per agguantare due sofferte salvezze.
Belotti, il rinnovo e il timore che non si faccia abbastanza
Sul contratto però la nebbia è fitta. L’unica cosa è certa: scadrà a giugno e un accordo per rinnovarlo non è nemmeno in bozza. “Sono sette anni che sono qui a Torino: voglio capire tutto, dalle ambizioni agli obiettivi”, diceva il Gallo a marzo, spiegando i motivi che fin qui l’hanno portato a rimandare una decisione. Il 9 si aspetta segnali convincenti da Cairo, non promesse. Juric è un’assicurazione, poiché è un allenatore ambizioso ed è stato in grado di ricostruire fiducia in una squadra sfilacciata. Ma la sola presenza del mister non basta, per dare garanzie a Belotti, che se le aspetta invece dall’apparato dirigenziale.
Il Gallo chiede un passo in più al club, che rischia di non riuscire a compierlo. La vendita di Bremer, i riscatti, l’incertezza sul portiere: sono tutte sfide dalle quali il Toro dovrebbe riuscire a venir fuori rafforzato e non ridimensionato. Sui piani per affrontarle si giocherà anche il futuro di Belotti. Il Toro ha in casa un pezzo di Storia, che va tutelato e salvaguardato. Lasciarlo andare senza nemmeno provarci – e no, non si parla qui di questioni economiche, bensì progettuali – lascerebbe una macchia indelebile.
116 commenti (prima del mio), evidentemente questo è l’argomento più ammiccante per i tifosi, forse anche perché qui non se ne scrivono di più interessanti. Belotti poteva anche sbagliare uno dei due rigori e non assegnare nei minuti finali, che il mio giudizio su di lui non sarebbe cambiato. So… Leggi il resto »
perchè non possono esprimersi per esempio vedendo sanabria almeno nel Toro di juric?
Tu dici bene ma c’è chi avrebbe voglia di commentare liberamente la singola prestazione senza mettere in dubbio le sue qualità di uomo, la sua carriera passata o l’intera stagione in corso e lo vuole fare senza essere insultato per un parere tattico specifico. Siamo tutti contenti che abbia fatto… Leggi il resto »
Infine, giova ricordarlo, abbiamo vinto contro una squadra che giustamente rimasta in 10 probabilmente avrebbe capitolato lo stesso ma che è stata punita con un penalty di dubbio gusto e le conseguenti decisioni arbitrali che hanno generato effetti a catena che di fatto li hanno smontati.
Con il re dei nostri bombers abbiamo vinto tutto il nostro possibile.
Con il principe, evitato la cadetteria a volte per un soffio.
Non mi pare vero.
Che noia, siamo al monoteismo irrazionale. Vedo che non si può nemmeno esprimere un parere tecnico rispetto al main stream altrimenti si contraddice il dogma. Andrea decidi presto cosa vuoi fare che non ne posso più di vedere @ardi06 che si sega davanti alla tua icona nemmeno fosse quella di… Leggi il resto »
E tu sul segarsi non sei secondo a nessuno
Ovvio, il muscolo va allenato. Dovresti farlo anche tu col cervello.
Mi alleno molto sai… Pensa che nei momenti di sconforto ti leggo e improvvisamente autostima e sensazione di efficacia intellettiva volano. A volta basta poco per sentirsi meglio: basta guardare chi è molto più sfortunato di noi
Certo che non ce la fate proprio ad incassare una battuta ben riuscita. Mi succede poche di volte di farne una e concedetemi l’onore delle armi per una volta.
Con tutto il rispetto, credo che dal ponte dell’arcobaleno, Jeko non sorrida a queste tue performances …
penso sia campione europeo…
tu invece sei ben contento di portare due soldi con la lingua al tuo padrone eh,troll da mille lire…in risposta alla provocazione a proposito del Fila…fatti furbo.
Pensavo peggio …. cmq erano un paio di post sciocchini in miei, niente di offensivo, ti ho solo stuzzicato. Teniamo l’astio in serbo per degli scontri verbali su argomenti più qualificanti. Buona giornata.
🆘 Apro un numero verde per aiutare il correttore automatico a ripararsi. Mettetevi una mano sul cuore, se avete tanti soldi donate, se ne avete pochi fate il possibile. Cercasi filantropo
Niente di personale intendiamoci. Era solo una metafora. Ho usato te come punto di riferimento perchè tra tutti sei il meno obiettivo dato che il tuo fanatismo ti impedisce qualunque chiave di lettura che non ne preveda la beatificazione.