Il Gallo non fa polemica, saluta la tifoseria e si scusa per il lungo silenzio: ma non c’è posto per Cairo
Un lungo silenzio che avrà certamente una spiegazione: lo abbiamo pensato tutti nelle ultime settimane, convinti che dietro il mancato commiato del Gallo Belotti ci fosse qualcosa di più. Ieri la conferma: un post dedicato esclusivamente ai tifosi, nessun ringraziamento al club o al presidente Urbano Cairo, completamente ignorati. Una frase – “So che il mio silenzio, in tutto questo tempo, vi potrebbe aver ferito e vi chiedo scusa per questo, ma ci sono state situazioni che mi hanno portato a fare così” – che anziché spiegare e chiudere la questione alimenta i dubbi e pure la curiosità. Due mesi dopo il saluto, piuttosto freddo, del Toro e alla vigilia del suo trasferimento alla Roma, il Gallo ha scelto di rispondere a modo suo. Senza fare polemica, senza alcuna frecciatina, con garbo, consapevole di quanto il mancato addio possa aver ferito la tifoseria – resterà una piccola pecca la scelta di non salutare la sua gente dopo l’ultima di campionato – che oggi è spaccata a metà, desiderosa di capire come sono andate davvero le cose tra l’ex capitano e il club. Belotti non ha mai disertato un allenamento né tradito la fascia che indossava, non ha mai usato i social a sproposito. Eppure c’è chi dopo un paio di vittorie ha già dimenticato 113 gol: per fortuna per quello c’è la storia.